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MOUCHETTE regia di Robert Bresson

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Invia una mail all'autore del commento wega     9 / 10  03/09/2009 18:08:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L' anno successivo a "Au Hasard Balthazar", nel 1967, Robert Bresson si presta a trasporre la storia di Mouchette da un romanzo di Georges Bernanos. Mouchette è una adolescente che vive col fratellino in fasce cui tocca accudire, coi genitori tra malattia e alcool in un paesino della Provenza; umiliata, derisa, tra angherie e pettegolezzi. Come l' asino, per Bresson, la sua protagonista non è in grado di reagire, e la farà morire - questa volta con un suicidio - sulla riva di un fiume. Personaggio ambiguamente bressoniano, buono, dolce e tenero, ma col grugno, nemmeno tanto fotogenica, sembrerebbe anzi, cattiva anche lei. Ma sono solo deboli tentativi di reagire. L' incipit di questo film è straordinario, in pochissimi minuti viene tracciato tutto ciò che si andrà a vedere: vengono presentati i personaggi principali, il bracconiere, il guardiacaccia e una pernice che verrà subito liberata; metafora della Grazia che riceverà Mouchette alla fine. Manca Mouchette stessa però, che entra nella sequenza successiva, da destra verso sinistra, come uscirà di scena - rotolando da destra verso sinistra - negli ultimi secondi della pellicola, sorretta dall' unico contrappunto musicale concesso dall' autore. Di estrema coerenza per quanto riguarda il pessimismo del suo Mondo, nel disegno Divino di Bresson, in tutte le sequenze in cui la protagonista riceve violenze fisiche manca la scelta del campo/controcampo, interpretabile come una sorta di negazione del suo punto di vista (e se c'è, mentre riceve le sberle dall' insegnante, Mouchette nemmeno sta guardando, il controcampo è solo per lo spettatore), un Progetto assoluto che non si interessa dell' "altro". Stilisticamente è puro Bresson, rigore - forse troppo -, essenzialità, pochissimi dialoghi (senza accorgersene si arriva a metà film prima di sentire la voce di Mouchette), ancora più disadorno rispetto al Capolavoro precedente, e forse solo un pochino meno scorrevole. Comunque sia, un' altra eccellente opera del Poeta francese delle immagini Robert Bresson.


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