marco mec 9 / 10 13/02/2004 13:21:43 » Rispondi Innanzitutto l'interpretazione, eccellente, di Sarah Polley: intensa, commovente, espressiva e bella, con tutte le sue piccole imperfezioni. Il film poteva risultare un polpettone per la tematica affrontata eppure, la sottile ironia e la delicatezza delle storie affrontate attraverso i malinconici occhi di Ann, cosciente della sua immenente morte, coinvolgono lo spettatore che si lascia trasportare nelle riflessioni, negli sguardi attenti, nelle paure ma anche nelle certezze, nella forza dei personaggi e soprattutto nel messaggio del film che è un vero e profondo inno alla vita. La cinepresa spia la storia in tutte le sue sfumature e senza scadere mai nel patetico, l'atto d'amore non viene rappresentato ma solo sussurrato: sono le cassette che Ann lascia a tutte le persone che ha amato come ricordo di ciò che siamo stati per essere l'incognita premessa di ciò che saremo: è la voce registrata su quei nastri il filo conduttore del film, che ricerca una piccola ma intensa immortalità, essendo il suono, l'intonazione e l'espressione della voce i primi elementi di una persona che cadono nell'oblio della memoria
Zazie 14/02/2004 20:52:37 » Rispondi Ho visto questo film questa sera e sono ancora avvolta dalla dolce e piacevole sensazione di aver visto un grande film, sensazione rara e che ti riempie il cuore. Stavo curiosando su internet per leggere commenti e per la prima volta leggo una critica che sottoscriverei in tutto e per tutto. Bravissimo. Mi ha fatto venire in mente una canzone che Gaber ha scritto prima di morire che si chiama Girotondo credo e che dice (se ricordo le parole) non insegnate la vostra morale ai bambini, è vecchia ormai, insegnate loro quanto è bella la vita .
marco mec 16/02/2004 12:50:20 » Rispondi Credo che non ci sia niente di più emozionante del condividere assieme delle sensazioni. Grazie