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INFERNO OF TORTURE regia di Teruo Ishii

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Boromir     7 / 10  18/12/2022 22:36:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un affresco storicamente attendibile di ciò che si celava dietro le case di piacere d'epoca Edo, mascherato da feticcio bondage del tatuaggio e della carne dilaniata. Il regista smuove stomaco e nervo ottico dello spettatore a suon di violenza creativa (in apertura e chiusura, lo smembramento e la mutilazione genitale dettano fin da subito il tono per nulla consolatorio del film), innocenza violata, droga e personaggi dalla moralità inquinata; rompe con la tradizione della narrazione cronologica; inquadra molto spesso i soggetti attraverso pavimenti di vetro; lascia che la telecamera si muova inesorabile tra corridoi bui e vuoti.
Cuore tematico del film è la "brandizzazione" della pelle di giovani ragazze, trasformate in tele dove ricamare motivi legati al ciclo della vita. A differenza di quanto avviene con altri film d'exploitation provenienti dall'Estremo Oriente, Inferno of Torture incarna tutti gli ingredienti del filone affinché il cane si morda la coda, alimentando un'atmosfera nichilista che non lascia spazio alla redenzione. La magistrale fotografia virata in rosso sangue guarda all'eleganza figurativa dell'arte erotica.