Angel Heart 6½ / 10 30/06/2010 17:16:10 » Rispondi Questa volta il nostro coda di cavallo Steven Seagal, che qui interpreta il poliziotto italoamericano Gino Felino (che fantasia!), deve sgominare una banda di criminali comandata da Richie (Forsythe, che più fuso di così non si può), un pazzo drogato che gli ha ucciso il collega per puro gioco. Seagal qui, oltre ad essere più incaz.zato del solito, è anche più inespressivo del solito, sopratutto quando si tratta di rattristirsi o provar pena quando gli fanno fuori qualcuno di caro. La sceneggiatura poi è ridicolissima (vedere i dialoghi con la moglie Jo Champa, pessima), il finale troppo frettoloso e stupido, e molti buoni attori sono sprecati (Forsythe, Orbach, pure Gina Gershon). Tralasciando tutto questo, Flynn dirige un buon poliziesco veloce e divertente, con una storia che nel suo clichè funziona sempre e con più violenza rispetto alla media. Inutile dirlo, il vero interesse sta nel vedere Seagal e la sua arroganza: qui fa piazza pulita con metodi ancora più rozzi, calpesta e se ne sbatte le palle dei diritti di tutti e spezza braccia e colli a teppisti e mafiosi. Sicuramente tra i suoi film migliori, decisamente imperdibile per i fan.
Come al solito, la scena madre del film non manca, ovvero il nostro amicone che spavaldo e strafottente come d'abitudine, entra in un bar con almeno cinquanta individui sfigatissimi offendendo chiunque gli capiti a tiro e spaccando la faccia al primo che risponde. Un fenomeno, a uno gli dice pure una cosa del tipo: " ma tu non stavi con la famiglia dei ...?" al che il mafioso gli risponde "no, adesso sto con i ...!". Allora Seagal gli fa "bravo bravo sei passato dalla cacca alla mer.da". Da morir dal ridere.
La moglie gli comunica per telefono che l'amico è stato ucciso. Lui rimane con la stessa espressione e dice: oh no, mio Dio! Poi, sul luogo del delitto, vestito con un gilet, a petto nudo e con un cappello da marine - in un mercato di Brooklyn! - si china sull'amico morto, e l'inquadratura si sposta sul capitano che blatera con un collega. L'inquadratura torna su Steven Seagal che si asciuga una forzatissima lacrima fatta venir fuori probabilmente sparandogli un lacrimogeno in piena fronte e la moglie gli chiede stai bene? E lui, cercando di essere sconvolto, con la stessa solita espressione e lo stesso tono fa: No, no non va affatto bene. Bobby era il mio migliore amico! Vedere per credere.