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4 MINUTI regia di Chris Kraus

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Marco Iafrate     8 / 10  14/05/2008 22:21:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
108 minuti di grande cinema "fanno da prologo" agli ultimi straordinari "quattro minuti" che danno il titolo a questo lungometraggio di questo giovane regista tedesco Chris Kraus, la musica e le immagini al centro di questa coinvilgente storia ambientata all'interno di un carcere di massima sicurezza dove un'insegnante di musica ottantenne in cerca di una allieva in grado di partecipare ad un concorso per giovani talenti, la trova in Jenny, una reclusa violenta e ribelle ma dotata di un talento straordinario quando le sue mani accarezzano i tasti di un pianoforte; le due donne, ad un iniziale rapporto conflittuale dettato soprattutto dalle opposte preferenze musicali, ( all'adorazione per Mozart e Schumann della maestra si contrappone la passione per la "negra" hip hop di Jenny ), fanno seguire una lenta ma crescente collaborazione al punto di arrivare ad avere un rapporto quasi saffico.
Il connubio tra il classicismo di Schumann con la dirompente irrequietezza sonora dell' hip hop sono la forza trascinante di questo film, fatto di poche azioni ma di sguardi profondi e silenzi avvolgenti alternati a guizzi di grande musica. Sceneggiatura impeccabile con un montaggio che imbastisce un ritmo sostenuto fin dalle prime battute, bravissime le due attrici, praticamente protagoniste assolute dell'intera pellicola; due donne tormentate da un passato crudele che ne ha plasmato la personalità, diversa come è normale che sia quando si incontrano due diverse generazioni, ma che la potenza espressiva della musica riasce in qualche modo a far incontrare abbattendo il muro di resistenze reciproche; l'arte in tutte le sue forme ha l'incredibile capacità di far avvicinare poli che altrimenti non si incontrerebbero mai, qui il rigore e l'intransigenza riescono a trovare un punto di incontro con il rifiuto delle regole; è la magia della musica.
antonioba  06/03/2009 15:54:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pienamente d'accordo forse non un capolavoro ma gli ultimi minuti sono da antologia.