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ANCHE I NANI HANNO COMINCIATO DA PICCOLI regia di Werner Herzog

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phemt     7½ / 10  25/05/2007 08:29:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I freaks (ed in particolar modo i più “comuni” nani) sono da sempre l’emblema e una delle maniere più facili per buttare vistosamente un film sul weird (Tom DiCillo in Si Gira a Manathan con Steve Buscemi ci scherza pure su)…
E’ il 1970 quando Herzog decide di uscirsene con questa pellicola che rappresenta semplicemente un’allucinante e distorta metafora della società di allora… Bianco e nero, assenza di una storia di fondo chiara, lineare e precisa, una decina di attori (solo ed esclusivamente nani), una colonia penale e una rivoluzione… E’ subito chiaro l’intento metaforico di critica sociale che compie il regista tedesco, i nani sono solo la versione distorta degli uomini, ma si portano dentro la stessa cattiveria, la stessa bestialità… Qualunque cosa facciano i nani non potranno mai migliorare la loro situazione e quindi ad un certo punto la situazione degenera e non si faranno problemi a far esplodere la loro rabbia contro tutto e tutti…
La forza del film sta nella potenza visiva di alcune singole scene e dal fatto che ogni scena può aprire diversi spunti di riflessione per come può essere interpretata… Si passa così da situazioni puramente weird come le galline lanciate in aria o la scimmia (viva) crocifissa, ad altre che offrono spunti di riflessione come la scrofa morta alla quale continuano ad allattarsi dei porcellini, o alla macchina (la stessa macchina che avrebbe dovuto portare finalmente i nani in città verso la Libertà) che gira in cerchio senza una guida, a simbolizzare che (definitivamente) per i nani non ci sarà via d’uscita… Gli ultimi minuti (un nano che si fa beffe di un cammello) sono quasi angoscianti e di una violenza psicologica (per il cammello costretto in ginocchio) forse eccessiva…
Disturbante ma anche profondo, il film non lesina comunque momenti grotteschi che strappano anche un sorriso… Imperdibile per gli amanti del weird, da tenere in considerazione da chi vuole un film diverso dal comune ma profondo, da evitare assolutamente da tutti gli altri…