Woodman 9½ / 10 16/08/2013 16:06:49 » Rispondi Assieme a Kill Bill vol.2 è l'opus di Quentin che più ho nel cuore.
Questo (quasi) esordio ha praticamente già tutto: Una perfetta strutturazione della trama, personaggi scritti da dio (con approfondimenti psicologici convincenti e credibilissimi, aiutati dall'uso degli immancabili flashback che frammentano la storia), attori che quando non sono divini sono superbi, regia scarna e geniale, brillante colonna sonora, cornice grafica citazionista raffinata.
Un film sugli uomini, un film sull'amicizia, l'orgoglio, la violenza. Una violenza che diventa sublime ironia grottesca nella celeberrima scena della tortura ad opera di un grandissimo Michael Madsen (fra i più sottovalutati attori americani di sempre).
I picchi d'alta classe si raggiungono nei punti validi anche presi singolarmente, quali la rabbia iniziale di Keitel e Buscemi, la colazione con ******* e Toby la cinesina, lo scontro finale, la scelta dei nomi (fenomenale momento, riassunto dal "Mi fate così incazzare che non riesco più a parlare").
Non c'è un attore che sbagli un colpo: Keitel, Buscemi e Roth (assai giovane) non hanno certo bisogno di presentazioni, Madsen è il cattivo perfetto, Tierney la vecchia gloria ribelle è bravissimo, Bunker in una piccola parte vale solo per la presenza, Chris-fratello cattivo di Sean-il bello è esaltante, e infine lo stesso Tarantino si ritaglia una particina che "ricorda un po' il colore della *****".
E' una riflessione sul valore presunto o apparente dell'uomo, sulla sua follia e sulla sua disperazione, sulle sue paure ed i suoi errori. Perfino sull'amore e la lealtà. Non manca niente in questo spettacolo, ci si potrebbe scrivere un libro guida di 900 pagine, senza mai ripetersi.
Un'orgia di genialità ben superiore a quella riversata nel successivo "Pulp fiction". Un indiscutibile capolavoro.
hghgg 16/08/2013 18:15:24 » Rispondi Due cose, abbastanza futili visto che il commento è bello e ben argomentato,però le voglio dire lo stesso.
1) Per me è proprio Pulp Fiction il capolavoro di Tarantino (e con questo Le Iene, per me l'unico suo grande film, il resto non mi ha mai convinto del tutto) dove questo è più embrionale e grezzo, meravigliosamente grezzo, Pulp Fiction è la maturità, l'apice del citazionismo intelligente e ben incastrato, non raffazzonato come a volte in seguito nella sua filmografia. De gustibus comunque (anche perché ho visto che comunque P. Fiction non è che ti abbia fatto schifo).
2) "E' una riflessione sul valore presunto o apparente dell'uomo, sulla sua follia e sulla sua disperazione, sulle sue paure ed i suoi errori. Perfino sull'amore e la lealtà." Mah... non credo che Tarantella c'abbia pensato nemmeno per un attimo a sta roba, comunque io c'ho visto una meravigliosa parodia di un gangster-movie, uno degli apici del cinema d'intrattenimento. Vabbè che ognuno ci vede che quel che vuole finché non si finisce nell'oggettivamente inesatto o nell'assurdo, non credo sia questo il caso.
3) A pensarci tutto ciò è inutile, mi potevo star zitto.
Woodman 16/08/2013 21:35:04 » Rispondi Mettiamola così: "Pulp fiction" mi è sembrata una gran sega, bella elaborata, bella fantasiosa, con personaggini abbozzati resi simili a degli eccentrici cartoni animati. "Le iene" è una splendida meditazione sulla violenza e sull'amicizia virile, per la quale Tarantino si è preso la briga di dar spessore ai suoi eroi. Ti sembrerà strano ma senza un'accurata indagine su amicizia e orgoglio, lealtà e furore, la storia non avrebbe avuto tutta questa magnificenza. Voglio dire,
Eddie il bello porta un rispetto anche un po' temerario verso suo padre, la vecchia canaglia che vuole fare sta benedetta rapina. Reclutato Mr. Orange , Mr. White ci fa amicizia e gli si affeziona a tal punto da volerlo difendere e accudire fino alla fine (non proprio fine fine come ben sai, ma quasi). Mr. Blonde arriva dopo esser stato rilasciato e veniamo a sapere quanto sia amico di Eddie e di suo padre, e di quanto gli siano debitori. Si è preso infatti tutta la mer.da addosso sorbendosi quattro anni di galera salvando il **** a quei due ciccioni. Mr. Orange spara a Mr. Blonde, perchè se no vedrebbe un suo collega fatto a pezzi o incenerito, e non può tollerarlo, per principio deve far fuori quel sadico. Quando Eddie vede cos'è successo comincia a dubitare della gran ****** che Orange gli propina ("voleva dar fuoco a tutto e mettervelo nel ****"), dato che il passato appena trascorso di Blonde parla chiaro. Eddie magari sapeva dei giochetti psicopatici che tanto divertivano il suo grande amico, ma non gliene può fregare di meno. Perchè è in debito con lui e da lui si sente apprezzato. Arrivato il vecchiaccio, tutti imparano che Orange è l'infiltrato. Cabot quindi gli punta la pistola ma White, che fino ad allora s'era sgolato prendendo le difese del suo amicone Orange, gliela punta a sua volta, dimostrando l'affetto sviluppato nel corso degli eventi. Pur di salvare il giovane amico ferito ma con possibilità di salvezza, White non esita a minacciare di morte il suo vecchio amico Joe. Eddie il veneratore, in preda alla collera per la morte del suo amico e irritato dal gesto avventato di White, punta addosso a quest'ultimo la sua pistola, andando sempre più nel panico per paura che suo padre ci lasci le penne. White cerca di persuadere Cabot ma il maledetto stron.zo spara a Orange, rimanendo ucciso però dal colpo di White, ferito a sua volta da quello di Eddie. Anche Eddie viene colpito e ucciso da White. Quest'ultimo si avvicina a Orange, ormai finito, tentando di rassicurarlo, accarezzandolo e piangendoci sopra. Orange non può sopportare la visione e alla frase "pare che dovremo farci un po' di galera", non resiste e confessa a White che è uno sbirro, scusandosi. White, disperato e incredulo, travolto dalla verità agghiacciante, capisce dell'enorme orrore causato, la morte di due suoi amici e la lunghissima trappola in cui, prima che la banda, era caduto lui, fidandosi e volendo bene al ragazzo. Gli spara in faccia paonazzo dall'aggroviglio di cose balenategli in testa, per poi venire sterminato dai poliziotti sopraggiunti. Tutti i bastardi crepano. Animali. Fragili e vulnerabili più di quanto pensassero. Eccoteli qui il valore, la follia, la paura, l'amore, la lealtà, l'orgoglio e gli errori. Tornano tutti, uno per uno. E' un'indagine, e c'è. Punto. Senza tutto questo come credi che si sarebbe risolta la vicenda? Il bello del film è proprio questo. Certamente Tarantino predilige l'intrattenimento, la citazione, il narcisismo citazionistico e la bellezza voluta a tutti i costi di sceneggiatura e disloghi. Ma per una volta l'intrattenimento è in funzione dell'analisi dell'uomo.
In "Pulp fiction" io non ce l'ho vista, non per niente ci sono più personaggi, più macchiette divertenti e cartoni animati (escluso Samuel L. Jackson.. ) Ma mi vuoi dire se personaggi come Butch il pugile ******* e cul.one, Marsellus il boss che campa di frasi fatte e bestialità da terminator, Fabienne la gallinella inappetebile, la famiglia dei drogati in cui spunta anche Rosanna Arquette e molti altri sono trattati e dipendono da un'accurata analisi interiore? Io dico proprio di no. I flashback in "Pulp fiction" non hanno la funzione di approfondire rapporti, vicissitudini e psicologie dei personaggi, ma solo quella di anticiparne o posticiparne le azioni, con una gran caciara di dialoghi frizzanti fin troppo improbabili. "Pulp fiction" è proprio per questo un prodotto d'intrattenimento PURO, a differenza del film in questione. Laddove le vicissitudini dipendono dai fremiti e dalle pulsazioni più animali e viscerali degli uomini, in "Pulp fiction" tutto è apparecchiato senza nessun rilevante scavo. E' un bellissimo esercizio di stile, che ha le sue carte vincenti proprio, come tu stesso hai detto, nella tecnica ad incastro, in cui tutto si amalgama alla perfezione, e te la spalleggio tutta questa perfezione, perchè è impressionante sul serio. Ma per il resto? Attori ottimi che perlopiù si prestano a dar voce e corpo ad autentici freaks. "Pulp fiction" è un capolavoro nel suo genere corale e grottesco/parodistico. Ma non spingiamoci troppo oltre. Questo è il mio punto di vista, è solo una mia opinione..
Woodman 16/08/2013 21:53:24 » Rispondi Poi ok, a Tarantino non sarà fregato tanto quanto gli altri aspetti del film. Ma indubbiamente lo stravagante nichilismo di base lo rende un film completo. Più di "Pulp fiction". Poi che in quest'ultimo si sia superato a livello di invenzioni tecniche, di citazioni etc. te lo ripeto, è innegabile. In definitiva ho di gran lunga preferito "Le iene", sì.