junior86 8½ / 10 16/09/2011 08:19:13 » Rispondi Tarantino all'esordio della regia dava già il meglio di sè e si vedeva che aveva molto da raccontare, e che non sarebbe finita qui. Come in tutti i film del grande Quentin (ma in questo in particolare) i dialoghi fanno da padrone, e non sono semplici dialoghi, sono dialoghi molto costruttivi e ben realizzati, la sceneggiatura non ha neanche una falla e tutto fila liscio come l'olio. Grandiosa l'idea di non far vedere le azioni principali di un film, cose che ci sono in praticamente tutti i suoi film successivi
(in questo caso il furto dei diamanti, non viene mai fatto vedere, si vedono solo le cause che lo precedono e le conseguenze che lo seguono), così come la tortura al poliziotto: la scena più macabra di tutte, il taglio dell'orecchio, non viene fatto vedere, ma è l'attesa iniziale che fa salire l'adrenalina, con il macabro balletto di mr blond a ritmo di musica anni '70 che passa alla radio
Insuperabile il dialogo iniziale su Like a Virgin e sulle mance. Dialoghi di per sé semplici, sembrano dialoghi di tutti i giorni, in qualsiasi altro film diretto da qualsiasi altro regista ci starebbero malissimo, ma Quentin riesce anche in questo, anzi, è uno dei suoi punti più forti. Come la discussione fra Jules e Vincent sulle patatine con la maionese o sui massaggi ai piedi di Pulp Fiction