dobel 6 / 10 15/02/2010 09:49:41 » Rispondi Ormai penso di essermi fatto un'idea più precisa del cinema di Tarantino (anche se aspetto di vedere 'Pulp fiction'): è un cinema divertente, di intrattenimento, con un gioco continuo di rimandi cinefili, che cerca l'originalità, che vuole essere ciò che non può essere e diventare ciò che non può diventare. Anche 'Le iene' è un film divertente (non troppo lungo, fortunatamente, anche se vagamente pesante), con tante pretese ma poca sostanza (se non quella, appunto, dei rimandi...). Non credo che si possa parlare di regista geniale, di autore nuovissimo, di poetica personale. Questo tipo di struttura è stato utilizzato altre volte e molto meglio (pensiamo a 'Rapina a mano armata' di Kubrik... che non sia anche questa una citazione?); la recitazione sopra le righe, i dialoghi violenti hanno una loro efficacia, ma alla lunga li ho trovati ripetitivi e stancanti; l'essere sempre al massimo appiattisce il discorso e non ti mette più in risalto nulla. Credo che per avere dei buoni effetti di tensione ci vogliano anche altrettanti momenti di distensione, altrimenti si vanifica il discorso: è come un' orchestra o un cantante che suona o canta sempre forte, ad un certo punto non ti accorgi più del forte; se qualche volta suonasse o cantasse anche piano allora si che il forte ti colpirebbe... Il film scorre lentamente e il senso di scontatezza ad un certo punto ti acchiappa per non mollarti più. Ti aspetti che succeda qualcosa che non arriva mai. Forse sono io troppo distante da questo tipo di poetica, anche se film del genere solitamente mi piacciono e mi appassionano, ma, a parte per essere un discreto intrattenimento, questo non lo ricorderò per nessun altro motivo. Preferisco gli originali ai rifacimenti...