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LE FERIE DI LICU regia di Vittorio Moroni

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4 / 10  24/11/2008 11:26:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Già con il precedente “Tu devi essere il lupo” Vittorio Moroni si era dato da fare autodistribuendo il suo lavoro affinchè non passasse totalmente inosservato.La stessa sorte è toccata a “Le ferie di Licu” ,documentario su un immigrato del Bangladesh insediatosi a Roma con un lavoro nel campo dell’abbigliamento e richiamato in patria per prendere moglie.
Non si capisce dove questo prodotto voglia andare a parare,inizialmente ci rappresenta uno spaccato di vita quotidiana del protagonista, diviso tra lavoro ed amicizie,quindi l’azione si sposta in Bangladesh dove il ragazzo affronterà le consuete contrattazioni familiari per prendere in sposa la giovane Fancy.Dopo qualche disguido tra parenti i due convoleranno a nozze e tornati in Italia riprenderanno la vita di tutti i giorni tra piccoli e grandi problemi.Il film è tutto qui,lento, decisamente noioso,non parla di nulla che già non si conosca,non denuncia nessuna situazione di disagio,disperazione o sfruttamento.Moroni rappresenta situazioni risapute,poco coinvolgenti e che non lasciano nulla.
La vita di Licu è molto simile a quella di tanti altri extracomunitari integrati nel tessuto sociale italiano,legati alle loro tradizioni ma rispettosi del paese in cui risiedono,costretti a lavorare molte ore,magari anche privati di alcuni diritti,ma titolari di un contratto a tempo indeterminato che in un periodo come questo è manna dal cielo.Moroni parla quindi di vite difficoltose ma assolutamente ricche di dignità e determinazione ed allo stesso tempo talmente simili a molte altre che non vi si riesce a scorgere traccia di qualsivoglia interesse.L’unico sussulto lo si prova nel vedere una mucca sgozzata,con la telecamera pronta a mostrare il tutto in maniera gratuita e brutale.Per il resto da segnalare solo sbadigli a profusione e la convinzione che questa robetta funzionerebbe poco anche come documentario mandato in onda a tarda notte su Rai Tre.