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L'ATTIMO FUGGENTE regia di Peter Weir

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adrmb     8 / 10  18/12/2018 00:09:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Niente, per me rimane un film molto appassionato e commovente sul potere della poesia e della letteratura, mezzo tramite il quale emanciparsi dal conformismo dilagante e sviluppare una propria personalità. E' appassionato proprio perché Peter Weir tratta il tutto molto delicatamente e l'impatto emozionale rimane elevato a mio avviso; registicamente poi una sequenza mi è rimasta impressa, i ragazzi incappucciati che di notte corrono nella foresta. Ecco, guardandola si riconosce la stoffa del regista del capolavoro 'Picnic ad Hanging Rock' (ma anche del notevole 'L'ultima onda'), la simbiosi tra uomo e natura. Naturalmente parliamo di film completamente diversi e con finalità differenti, però è un bel tocco che è rimasto e mi premeva di notare.
Francamente se posso concedere la critica che il film evolva verso un finale eccessivamente pletorico, non riesco invece a condividere la critica della retorica: è un film che parla di poesia, di ragazzi che leggono, studiano e diventano appassionati di poesia, come può un film del genere essere non retorico?
Che poi è bello come si faccia vedere che le riunioni notturne si risolvano per buona parte in cazzeggio totale, come dovrebbe essere per ragazzi adolescenti. Adolescenti appassionati del bello ma mai segaioli e il ritratto che ne viene fuori lo giudico del tutto verosimile.
Sicuramente si può dire che il film sia decisamente manicheo: tutti i genitori dei ragazzi sono crudeli aguzzini che programmano il loro futuro senza consenso alcuno e Keating al contrario si dimostra fin troppo empatico e appassionato. Ma è necessariamente un male? E' certo che il soggetto sia semplicissimo - da notare anche che il film venne prodotto dalla Touchstone Pictures, cioè è praticamente un film Disney questo - ma non è tanto il soggetto ad essere importante, quanto lo storytelling. E a mio avviso lo storytelling può prendersi le sue licenze di soggetto purché ne venga fuori un risultato coerente. Weir GRAZIE alla semplicità dei suoi personaggi (degli archetipi viventi) spreme un racconto appassionante e un messaggio prezioso, e non posso non voler bene a questo film.