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IL MIGLIO VERDE regia di Frank Darabont

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Edgar Allan Poe     6½ / 10  02/03/2015 22:38:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In gara agli Oscar con "American Beauty", "Il miglio verde" mi sembrava per la prima metà all'incirca decisamente migliore, per poi scadere in vari errori che fanno chiudere il film non proprio in bellezza. Chiariamo subito una cosa, "Il miglio verde" non è, come pensavo io e come pensano magari anche tanti altri un film di denuncia sulla pena di morte, vari elementi impediscono di pensare ciò, e sono proprio questi elementi che in parte ne pregiudicano la qualità. Dal punto di vista tecnico non ci sono particolari falle (se non appunto qualche interrogativo nella sceneggiatura), la recitazione è mediamente buona (da segnalare la bella prova del mitico Michael Clarke Duncan, purtroppo morto, che mi piacque molto anche nel non memorabile "Daredevil") e il film si segue tranquillamente nonostante la durata piuttosto importante. Siamo più o meno ai livelli di "American Beauty" (non a caso ho dato lo stesso voto sia a questo che a quello).
piernetto1  17/02/2017 14:05:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
2 film eccezionali votati 6,5
Mah......meno male che le opinioni sono dipendenti dai gusti, ma i tuoi non si comprendono proprio
Edgar Allan Poe  19/02/2017 23:11:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sembrano troppo pomposi e melensi, i classici film acchiappa Oscar, impeccabili tecnicamente ma che, una volta finiti, personalmente mi lasciano un senso di vuoto perché spesso tendono a banalizzare quello che trattano (in American Beauty forse questo discorso vale meno). Vedo che tu invece hai messo un 3 a Bergman, non lo dico con polemica eh, sono gusti, però io personalmente a film come Il miglio verde e American Beauty preferisco roba fatta alla maniera di Bergman, che trovo più spontaneo. Ritengo comunque Darabont e Mendes dei buoni registi, ma ripeto, ci sono film che mi danno l'impressione di essere per buona parte costruiti a tavolino. Ripeto comunque che ne riconosco i pregi oggettivi, sia in questo caso che in quello di American Beauty, ma oltre ad una pomposità e ad una cura maniacale per la tecnica (che comunque rimane nei canoni dello "studio system" americano, non è nulla di particolarmente rivoluzionario) non ci ho trovato tantissimo. Per quanto riguarda questo, il tema della pena di morte mi pare trattato con un po' di sufficienza e vaghezza, preferisco l'approccio dato da altri film.