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IL MISTERO DI OBERWALD regia di Michelangelo Antonioni

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     4 / 10  16/04/2007 23:46:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh premesso che io adoro Cocteau (lo dico perchè di solito non è mai stato amato troppo come autore), questa riedizione di un suo testo è francamente sconcertante, e mostra i segni dell'inevitabile declino di Antonioni: un'"oratorio teatrale" (è il caso di dirlo) in cui prevalgono soltanto una fotografia nitida, e la bellezza dei costumi, che forse funzionerebbe meglio proprio in un palcoscenico (e magari con Strehler al posto di Antonioni).
Al cinema, il tutto si riduce a una pretenziosa "soggettiva" tra due interpreti completamente a disagio come Branciaroli e soprattutto la Vitti, che tenta inutilmente di rendere "intenso" il suo personaggio.
E soprattutto un film di una noia davvero inesorabile: a un certo punto, potrei rivalutare Straub e Huillet al confronto