kowalsky 9 / 10 17/04/2007 01:45:01 » Rispondi "Strada sbarrata" è un film fondamentale della storia del cinema americano. Chi l'ha accusato tardivamente di essere un film di derivazione teatrale, di raccontare il malessere sociale delle periferie, dei quartieri poveri di New York avvalendosi di una ricostruzione "artificiosa" (degli Studios) è in malafede. Come "Scene di strada" (1931) di Vidor con la stessa Sydney, il film è uno spaccato del cosiddetto "realismo sociale" che ha ispirato successivamente Sturges ("I dimenticati"), ma anche Elia Kazan nel suo primo film. Tutto, di questo film, ha il sapore di un'opera da consegnare alla leggenda del cinema, esattamente come "Sciuscià" (se posso azzardare eventuali paragoni con il neorealismo italiano) per l'Italia. A cominciare dai Dead End Kids, i Ragazzi della Strada Sbarrata, ragazzi "di strada" presi a hollywood e diventati in breve dei divi (hanno recitato più volte a fianco di John Garfield). O del personaggio spocchioso e deplorevole del ragazzino ricco, che segna un destino difficile per uno dei Dead End Kids, il bravissimo Billy Halop. O la coppia di amanti poveri ma innamorati impersonati da Joel McGrea e della meravigliosa Sylvia Sydney (senza dubbio la mia attrice favorita degli anni trenta) O ancora del "cattivo maestro" Bogart, indimenticabile lestofante che torna nella casa - natale per abbracciare la madre (straziante il loro incontro) ed è visto come "eroe negativo" dai ragazzi sbandati del quartiere. Insomma, è uno dei film che ho più amato nella mia vita, e ancora oggi lo rivedo volentieri
kowalsky 17/04/2007 01:47:28 » Rispondi Volevo anche dire che ricorda tantissimo "Angeli con la faccia sporca" che è per molti versi un vero e proprio seguìto (ci sono ancora i Dead End Kids)