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LE ALI DELLA LIBERTA' regia di Frank Darabont

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sally-rossella     10 / 10  07/02/2009 23:21:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quando si tratta di film tratti da libri di Stephen King sono molto severa...eppure non si può dir assolutamente nulla a un film del genere.
Atori perfetti ben strutturato,toccante al momento giusto ,fedele al libro...e troppo dovrei andare avanti per poter descrivere questo film -capolavoro.Uno dei migliori film tratti dai libri di King
BlackNight90  07/02/2009 23:40:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Quando si tratta di film tratti da libri di Stephen King sono molto severa..."
diciamo che sei spietata!
anche a me piace molto KIng e non son affatto d'accordo su come hai affossato Shining, ti dirò, io l'ho preferito pure a Le ali della libertà
hai visto Misery di Reiner? non dirmi che quello non è all'altezza del romanzo, per favore!
sally-rossella  07/02/2009 23:50:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
concordo con te su Misery...non è dei migliori film tratti dai libri dell'eccelso Stephen(lo trovo piuttosto freddo come film...poco emozionante)però gli attori sono adatti e il film scorre bene quindi direi complessivamente sufficente...però dai essendo tu un amante di King come me ,e sappiamo bene che King più che di paura è un forgiatore di emozioni,non puoi dirmi che Shining è un film eccellente perchè se levi la scena in cui Nicholson dice "Wendy tesoro luce della mia vita!" e in cui spacca la porta del bagno la gente lo riterrebbe un film qualunque e io lo riterrei pari a zero
BlackNight90  08/02/2009 00:24:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no, non mi sembra giusto dare un giudizio ad un film basandosi esclusivamente sul paragone con il romanzo da cui è tratto, su questo non sono d'accordo.
sicuramente tu sarai più esperta di me su King (io avrò letto poco più di una decina tra suoi romanzi o brevi racconti) però non penso che shining sia il suo libro migliore, forse anche per questo ho apprezzato di più il film...
e comunque, se proprio vuoi vedere una fedele trasposizione del romanzo, guardati lo shining del 97 sceneggiato dallo stesso King, e dimmi se non c'è un po di differenza tra i 2...quello fa oggettivamente schifo, eppure l'ha praticamente diretto lui!
mi, è proprio tardi, buonanotte!

sally-rossella  08/02/2009 11:56:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Purtroppo la versione di King non l'ho vista perchè non la trovo ma di sicuro la ordinerò per fare un confronto...sono comunque andata a vedere i commenti e naturalmente la valutazione del film sceneggiato da King è pessima in confronto a quella del film di Kubrik...dicono che il film sia fedele ma che gli attori non siano adatti e che complessivamente sia uno schifo...probabilmente è così ,ma credo che comunque non si possa mettere a confronto un film (di King)fatto a immagine e somiglianza del libro e quindi sebbene non eccelso contenente però un significato e il film di Kubrick che non c'entra assolutamente nulla con tutto ciò ...se Kubrick avesse dato un altro titolo al film e altri nomi ai personaggi allora non avrei avuto nulla da dire sul film ...un normalissimo film "horror " da 7....ma è chiaramente evidente che il regista si è ispirato al libro di King e per chi come me ha una venerazione per quest ultimo è impossibile non fare un paragone...ti dico solo che la prima volta che ho visto shining mi sono addormentata...comunque probabilmente questa mia opinione è data anche dal fatto che per me Stephen King è un mito e quindi a volte forse esagero nei miei giudizi pur non essendo un esperta di cinema...quando si tratta di Stephen tiro fuori le unghie:)comunque mi interessa sapere cosa pensi di altri films tratti dai suoi libri o dai suoi racconti....fammi sapere
BlackNight90  09/02/2009 20:01:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao, scusa se rispondo solo ora.
capisco benissimo che per un ultras :) di King come te la tentazione di giudicare un film equiparandolo al romanzo sia irresistibile, ma sono costretto a ripetermi: sono 2 forme comunicative diverse, un film va valutato in tutte le sue componenti (attori, regia, sceneggiatura, scenografie, ecc.ecc.) e non bisogna per forza essere esperti di cinema per farlo...con tutti quegli elementi (e secondo me la sceneggiatura dello shining di kubrick ce l'ha un suo significato, eccome se ce l'ha!...leggiti lo speciale su kubrick che si trova più in alto, se vuoi) il film raggiunge 2 tacche in più della sufficienza!...poi ovviamente va aggiunto (secondo me, eh) il gusto personale...tu adesso dici che la prima volta che l'hai visto ti ha fatto addormentare: beh questo è già più incontestabile, anche se non condivisibile, perché è un giudizio soggettivo, solo che tu nel tuo primo commento non l'avevi scritto...
riguardo a film tratti dai suoi racconti, a parte Kubrick, ho trovato eccellenti Stand by me (che non ho letto), Misery, Carrie di De Palma, Il miglio verde (il suo romanzo che preferisco in assoluto), Le ali della libertà (mi manca), ottimi Christine del grande John Carpenter e the Mist (mah)...
ho trovato passabili I sonnambuli e Secret Window, invece obbrobrioso L'acchiappasogni e il già citato shining del 97...per adesso non mi vengono in mente altri film.

curiosità: cosa ne pensi degli ultimi libri? secondo certe critiche non dovrebbero essere un granché, non so...


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sally-rossella  09/02/2009 20:33:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
allora...ho letto lo Spoiler e devo confessarti che il mio sogno è che Stephen King lasci baracca e burattini e soprattutto la moglie...e fugga insieme a me.:DComunque lasciando da parte questo degli ultimi libri ho letto Blaze che te lo consiglio vivamente (è il più bello degli ultimi libri pubblicati da King)però c'è da dire che Blaze è un libro che Stephen ha tenuto nel casetto per tanti anni quindi tanto recente non è... ora sto leggendo Duma Key ,ho provato a leggere La storia di Lisey ma ho interrotto perchè tratta temi più grandi di me,io ho 17 anni e molte cose di quel libro non posso capirle con tutta la buona volontà quindi mi riservo la lettura di quel libro per un futuro.Questo per parlare delle sue opere "recentissime"...diciamo che il vero cambiamento di King su carta è avvenuto dopo il suo incidente...la sua scrittura è divenuta molto più riflessiva e introspettiva (basta che pensi all'acchiappasogni),i suoi libri dal punto di vista contenutistico si sono "appesantiti",non si seguono facilmente come per esempio Carrie ,il Miglio Verde ...La presenza di Stephen si sente sempre ,lui c'è ma in modo diverso,i libri sono cambiati con lui,non sembra più lo Stephen da racconti genere PIccoli brividi ma mantiene sempre il suo fascino e nonostante io stessa ho notato che i libri più recenti sono meno scorrevoli e ho più difficoltà a leggerli contengono comunque trame degne di essere lette ,concetti più profondi e pagine di introspezione ottime.Quindi il cambiamento c'è stato ma la qualità è la stessa .Comunque anche io adoro il miglio verde...è stato il primo libro che ho letto d Stephen..è stato 1 colpo di fulmine!:D
BlackNight90  10/02/2009 17:39:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dalla wikiregia mi informano che Blaze è stato scritto più di 30 anni fa, quindi non può essere considerato recente in effetti...guarda se una esperta di King, anche se mooolto di parte :) mi dice che la qualità dei suoi libri non si è abbassata sono disposto a crederci...anche se l'Acchiappasogni-film mi ha fatto un po schifetto...
sai, mi incuriosisce molto La storia di Lisey, mi intrigano i romanzi complessi...se magari non riuscirò a capirlo la prima volta, sono sempre disposto a rileggerlo di nuovo in futuro, certo sperando che la scrittura non risulti troppo troppo pesante...
mi è sempre piaciuto di King che non si limitava a una narrativa di genere anche se certa critica voleva sempre inquadrarlo in una categoria fissa...anche nel cinema succede tante volte, una cosa che mi dà un po' fastidio...non dico che King sia stato sottovalutato però...a parte che mi sta simpatico perché ha preso per il cu.lo la scrittrice di Twilight dicendo che non sa scrivere (a te non piace Tuailait, vero??) ^_-

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sally-rossella  10/02/2009 20:33:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
si ho 17 anni e frequento il classico...ma diciamo che apprendo più da Stephen che dalla scuola....(l'anno scorso immersa nel libro "mucchio d'ossa" passavo le lezioni a leggere di nascosto)!comunque Twilight non l'ho mai letto ...so che tratta d una storia d'amore tra una normale ragazza e un vampiro....ma se devo leggere cose di vampiri mi leggo Dracula oppure mi rileggo Le notti di Salem del caro Stephen (che ti consiglio nel caso non l'avessi letto)...io oltre a Stephen leggo Edgar Allan Poe che è uno dei suoi scrittori preferiti e altri libri che King consiglia alla fine del suo libro autobiografico ON WRITING...comunque se il "90" del tuo nick si riferisce all'anno di nascita siamo quasi coetanei!
BlackNight90  10/02/2009 22:23:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
eh, lo sapevo che frequenti il classico...molte delle persone più intelligenti che conosco dalle mie parti fanno il classico...e infatti io faccio lo scientifico... XD
quanto a Tuailait, stendiamo un velo pietoso, meglio...
guarda, io sono sempre e sinceramente contento quando conosco gente della mia età che adora leggere...e a te piace molto più che a me, quindi...
a parte gli immancabili consigli dello zio Steven, cos'altro ti piace per quanto riguarda la letteratura, la musica e il cinema (giuro che leggerò più libri di King, a cominciare da La storia di Lisey, ma in questo momento ho altri libri da leggere, e soprattutto molti film da vedere, la mia vera passione...senza contare che quest'anno ho pure la maturità :P ) ?
comunque sì sono del 90 e di Torino...tu di dove sei??


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sally-rossella  10/02/2009 22:41:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rossella è da Rossella O'hara perchè se fossi un personaggio del cinema sarei certamente lei...Via col vento è un film meraviglioso ,purtroppo non ho ancora letto il libro ma devo farlo assolutamente.Il mio vero nome è Susanna e sono di Roma :Dcomunque oltre a Stephen King leggo Edgar Allan Poe e mi mantengo sempre sul genere.Gli unici libri che ho veramente apprezzato esterni al mio adorato genere HORROR sono stati LA CASA DEGLI SPIRITI (Isabel Allende) E ,UCCELLI DI ROVO ( Colleen Mc Collough) .Per quanto riguarda il cinema anche se ho visto pochi suoi film adoro Zeffirelli e facendoti qualche titolo sparso qua e là :L'ATTIMO FUGGENTE ,PHILADELPHIA,VIA COL VENTO ,Harold e Maude,ARANCIA MECCANICA,PULP FICTION .Musica non ho gusti particolari ,se scorri la mia galleria musicale trovi un po di tutto...dal rap che mi sfoga e mi da energia alla musica classica e la lirica.Insomma vedo e ascolto un po di tutto,ma per quanto riguarda la lettura il mio cuore è di King....te invece che interessi hai nel cinema?
BlackNight90  10/02/2009 23:17:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ooh susanna, bel nome
guarda, i libri che più adoro e che rileggerei all'infinito sono 100 anni di solitudine Il nome della rosa...sinceramente non ho un genere letterario preferito, vado a periodi
di musica invece sono un po' più rigido, sbavo per i Led Zeppelin e per i Pink Floyd e ho una passione particolare per smashing pumpkins e redhotchilipeppers...insomma, rock, punk, funk e giù di lì
quanto al cinema, il mio regista del cuore è Scorsese, seguito da Kubrick, De Palma, Polansky, Carpenter (maestro dell'horror!!) e molti altri...film preferiti ce ne sono tanti, troppi (se vuoi clicca sul mio nick per leggere quelli che ho commentato)! se devo dirne uno dico C'era una volta in America di Leone...l'hai visto? è essenziale se vuoi che ti rivolga ancora la parola... ^_^
sally-rossella  10/02/2009 23:22:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è uno di quei film che x una serie di sfortunate coincidenze non ho ancora visto....ora che me lo hai ricordato lo vedrò il prima possibile!!
anthony  10/02/2009 15:19:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io sono un fan accanito di King come te...
I suoi libri post incidente "peggiori" sono secondo me:
Buick 8, Cell, Colorado Kid e La Tempesta del Secolo...veramente insopportabili! L'Acchiappasogni non l'ho mai preso in mano; a leggere "La Storia di Lisey" ho impiegato quasi 10 mesi..da quanto è "complicato" e intricato... Blaze è un buon romanzo, Duma Key mi sta piacendo...

Ma i migliori in assoluto del Re restano:
-IT
-L'Ombra dello Scorpione
-Ossessione
-Pet Sematary
-Il Miglio Verde
-Il Corpo (Stand by Me)
-
sally-rossella  10/02/2009 20:43:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
dei libri elencati tra i migliori non ho ancora letto OSSESSIONE....sugli altri concordo con te...sono fantastici.Per me quei libri sono come persone ...se dovessi descriverti l''affetto che ho per ognuno di loro farei notte...e poi non penso di trovare le parole per descrivere cosa trasmettono questi libri,quindi ti lascio immaginare perchè probabilmente anche per te è così!Comunque posso dirti che il MIGLIO VERDE è stato il primo libro di Stephen che ho letto...non so neanche perchè l'ho comprato...avevo questo titolo in mente e ho deciso di comprarlo.Bhè mi sono innamorata nel vero senso della parola del MIGLIO VERDE e di conseguenza dello scrittore...e da allora è divenuto la mia OSSESSIONE(ahah!tanto per rimanere in tema! )...temo che diventerò come Annie Wilkes di MISERY NON DEVE MORIRE:D:D...comunque l'unica certezza che ho sul mio futuro apparte l'università è che appena compio 18 anni parto per il Maine...:D
BlackNight90  10/02/2009 22:40:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
incredibile, ho letto un romanzo di Stephen che tu non hai ancora letto!! :D
guarda, Ossessione io l'ho letto per la prima volta in spagnolo (col titolo Rabia, molto più simile all'originale Rage) e mi è piaciuto così tanto che l'ho fatto anche in italiano...
quanto a quelli che il carissimo anthony ha citato mi mancano It, lo Scorpione e Il corpo
Beh Il miglio verde già lo sai, mi ha emozionato fino alle lacrime sia il romanzo che il film :°°(
eizenstein  08/02/2009 14:48:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda se dai 10 a questo filmetto e 3 a Shining, abbi pazienza ma il cinema non fa per te. Forse sei troppo immersa nei romanzi americani e non riesci a distaccarti da quel tipo di letteratura anche mentre guardi un film e ne sei influenzata.
Se tu avessi la pur minima cultura cinematografica riconosceresti che la staticità delle riprese, la esagerata stereotipizzazione dei personaggi, la linearità della trama sono proprio la negazione dei film d'autore. Così come lo è il seguire pedissequamente il romanzo.
Forse ti conviene darti solo alla letteratura americana o guardarti qualche classico del cinema prima di stroncare Kubrick ed osannare questa americanata, simbolo del degrado artistico e culturale del vostro mondo guidato dall'anticultura americana.
anthony  08/02/2009 17:00:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il Capolavori cartacei di stephen king restano L'Ombra delo Scorpione e IT...
...e magari consiglierei all'antiamericano eizenstein di superare, pur se temporaneamente, il suo essere prevenuto e di gustarsi queste due perle letterarie contemporanee!

Per quanto riguarda Shining, do ragione a eizenstein!
sally-rossella  08/02/2009 19:39:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
lascio "la staticità delle riprese" agli esperti di cinema....a me poco importa...a me interessa la sostamza e nel film Shining ce ne è ben poca.Comunque penso ci voglia più faccia tosta a definire questo film (puoi essere d'accordo o no sui messaggi celati dietro)AMERICANATA piuttosto che (come ho fatto io) "stroncare" un film del tutto vuoto come quello di Kubrick ...secondo me ha perso tempo preoccupandosi tanto delle riiprese ...vedendo il film quasi mi viene da chiedermi se lui il libro l'abbia letto!perchè lo ha ditrutto ...e davanti a un romanzo capolavoro come Shining non sono indifferente a ciò e faccio i miei paragoni...adesso dimmi un po cosa vuoi rimproverare a LE ALI DELLA LIBERTà?
eizenstein  09/02/2009 00:49:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Staticità delle riprese non è niente di tecnico vuol dire che i due protagonisti vengono ripresi di fronte mentre parlano anche per due-tre minuti di fila. Ciò lo detesto, sa di documentario.
Comunque per americanata intendo dire: personaggi tipizzati (aguzzini cattivissimi, protagonista pazientissimo, vecchio saggissimo), lieto ed improbabile fine, assenza di intreccio, assenza di interpretazione da parte dello spettatore e da ultimo tecnica da telefilm più che da film.
In Shining invece, lasciando stare il libro che fa parte di un genere culturale diverso e che non deve entrare in gioco se si parla di cinema, lo spettatore è sempre messo di fronte a personaggi dalle mille sfaccettature. La moglie è debole ma anche forte, Nicholson è un mistero unico, l'enigma regna su tutto anche nella scenografia e nelle riprese, ci sono paradossi e dissonanze. Tutto va interpretato e niente è scontato.
Pensa solo alla sequenza iniziale della ripresa dall'alto della macchina che viaggia verso la montagna con splendidi paesaggi che cambiano... Il massimo che si possa fare.
Voglio essere drastico siccome odio questa vostra superficiale culturetta americana (a cui Kubrick era estraneo): Shining vs Ali della libertà è come mettere Dante con Moccia. Regressione culturale, che nel cinema è scoppiata violentemente e forse definitivamente negli anni '80. Mia modesta opinione comunque.


sally-rossella  09/02/2009 09:58:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Riguardo le ali della libertà non posso risponderti basandomi sulle riprese e cose varie perchè non me ne intendo...posso dire però che da "spettatrice qualunque "con lo scopo di ricevere emozioni e riflettere su quello che ho visto ho rietenuto questo film ,che tu paragoni a Moccia ,un autentica miniera di emozioni ,basta vedere la scena in cui Andy Dufresne (Tim Robbins) , lascia risuonare la musica per tutto il carcere o quando il povero bibliotecario Brooks Hatlen rientra in contatto con la realtà esterna .
Per quanto riguarda Shining ti lascio qui sotto il commento dello stesso King che io condivido pienamente:
"La versione di The Shining di Stanley Kubrick è molto più difficile da valutare per me [rispetto a Carrie], perché sono tuttora sinceramente combattuto circa l'intera cosa. Ho ammirato Kubrick per lungo tempo e ho avuto grandi aspettative per il progetto, ma sono stato profondamente deluso dal risultato finale. Parti del film sono raggelanti, caricate con un terrore claustrofobico e implacabile, ma altre precipitano nella noia. Penso che il film abbia due problemi fondamentali. Il primo è che Kubrick ha un carattere molto freddo - pragmatico e razionale - e quindi aveva grosse difficoltà a concepire, anche solo teoricamente, un mondo soprannaturale. Era solito farmi telefonate transoceaniche dalla sua casa in Inghilterra a ore bizzarre del giorno e della notte; mi ricordo una volta che squillò il telefono, risposi ed era lui che mi chiese "Credi in Dio?" Io ci pensai un minuto e dissi "Sì, penso di sì." Kubrick replicò "No, secondo me Dio non esiste" e riattaccò. Non che la religione debba essere coinvolta in un horror, ma uno scettico viscerale come Kubrick semplicemente non poteva cogliere la chiara disumana malvagità dell'Overlook Hotel. Così ha cercato il male nei personaggi e ha trasformato il film in una tragedia domestica con solo qualche vaga sfumatura soprannaturale. Quello era il difetto del film: poiché lui per primo non ci credeva, non ha potuto rendere il film credibile per gli altri...

Il secondo problema risiedeva nei personaggi e nella scelta degli attori. Jack Nicholson, che pure è un grande attore, era completamente sbagliato per il ruolo. Il suo ultimo personaggio importante era stato in Qualcuno volò sul nido del cu**** e a causa di questo e del suo ghigno malefico il pubblico lo ha identificato col pazzo lunatico fin dalla prima scena. Ma il libro tratta della discesa graduale di Jack Torrance verso la follia a causa degli influssi maligni dell'Overlook Hotel, che in pratica è un grossa batteria carica di malvagità, potente abbastanza da corrompere tutti quelli che ne entravano in contatto. Se il personaggio è pazzo fin dall'inizio, tutta la tragicità della sua caduta viene sprecata. Per questo motivo il film non ha nessun centro e nessun cuore, nonostante le disturbanti riprese angolate e il brillante uso della Steadicam.

Quello che in fondo è sbagliato nella versione di Kubrick di Shining è che si tratta di un film fatto da una persona che pensa troppo e sente troppo poco; e questo è il perché, nonostante i virtuosismi, non ti mette mai ansia e non ti fa sentire in trappola come ogni buon film horror dovrebbe fare.(...)Il vero problema è che Kubrick si è avviato a fare un film dell'orrore senza apparente comprensione del genere. Ogni cosa di Shining grida questo dall'inizio alla fine, dalle decisioni prese sulla trama fino alla scena finale - che è stata copiata da un episodio di Twilight Zone.




eizenstein  09/02/2009 22:57:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie per la lunga risposta.
Innanzitutto va fatta una premessa doverosa. Letteratura e cinema, pur essendo entrambe espressioni artistiche, non possono entrare nello stesso discorso. I loro linguaggi, tempi e caratteristiche sono così diversi che se un libro venisse fedelmente riprodotto con un film ne verrebbe fuori una gran schifezza. Credimi, già dall'opera teatrale, che è una via di mezzo tra libro e film, il cinema non deve limitarsi che a prenderne spunto. Staccherei quindi il commento dal libro di King e da King stesso, che come scrittore ignoro per pregiudizio in quanto per me nella letteratura esistono solo i classici europei.
Tornando nel merito del film forse non riesco ad esprimermi bene o forse tu non sei abituata a vedere De Sica, Renoir, Kubrick, Welles. Il cinema che odio e che si esemplifica in questo film è quello che da in pasto facili emozioni allo spettatore: il bibliotecario Brooks poverino dopo una vita in carcere ne è totalmente assuefatto, nessun dubbio che fuori muore; la fuga finale è il premio alla perseveranza, che altra interpretazione darne; la brutta fine dei malvagi direttore ed aguzzino sono conseguenza inequivocabile del loro malagire. NIENTE DA INTERPRETARE, solo emozioni servite lì.
Il cinema che invece amo è quello di De Sica e Renoir dove nessuno è né malvagio né buono, nessun giudizio morale viene dato dal regista. L'umanità dei protagonisti, il realismo dei loro animi pieni di contraddizioni e l'ambiguità di fondo mi fanno nascere dei sentimenti molto più forti di quelli che mi sono imposti da Darabont, perché il regista al posto di darmi il film lo fa ricostruire a me.
Da ultimo dico che l'uso della regia di Kubrick, con la macchina da presa che segue da vicino i protagonisti, che spazia da foreste, labirinti ad ambienti chiusi crea suspence, così come primi piani bruscamente interrotti, tappeti cerebrali e tutto il resto. Anche il cameriere che parla perfetto freddo inglese e non volgare americano vuole esprimere il freddo distacco del male, è calcolato. Naturalmente lo spettatore deve aver voglia di seguire Kubrick, se aspetta le emozioni servite senza fatica nelle "Ali della libertà" o se è prevenuto, troverà il tutto freddo e pretestuoso.
Comunque anche se abbiamo idee diametralmente opposte rispetto reciproco, anche se penso che ci smuoveremo difficilmente dalle nostre posizioni per via di culture ed educazioni che sono palesemente diverse e che portano ad inevitabili pregiudizi.
sally-rossella  10/02/2009 20:44:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
vedo che te ne intendi di cinema (al contrario di me:D)cosa pensi del film IL MIGLIO VERDE?
eizenstein  10/02/2009 22:27:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è che me ne intendo di cinema, non sono qua a fare lezioni. E' solo che non sopporto questo genere di film che secondo me sono superficiali e alla ricerca ad ogni costo di emozionare il pubblico, prendendolo per mano e conducendolo ad odiare i cattivi ed amare i buoni. Non lo reggo proprio e non nego che esista una componente di pregiudizio nelle mie opinioni.
Del miglio verde non mi ricordo bene come "Le ali della libertà" ma così su due piedi ti direi che fa parte dello stesso filone.
Diciamo che c'era un tempo in cui la società era molto più colta di adesso e i film che ne uscivano (anni 50-70) avevano un livello artistico superiore in quanto vi era un pubblico preparato e con la voglia di recepirlo. Adesso siamo ripiombati in un Medioevo culturale (come testimoniano politici, industriali e letterati del giorno d'oggi), la gente guarda i film alla ricerca di rilassamento o emozioni immediate. Forse la gente di questo sito premiando Chaplin, Leone, Moinicelli, Kurosawa testimonia che ancora non tutto è perduto.
harlan  12/02/2009 11:17:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
scusate l'intromissione. ho letto con interesse la discussione.
io penso che tu (eizenstein) sia un pò troppo radicale nelle tue opinioni.
e te l'ho sottolineato anche nel commento de "indagine su un cittadino..."
concordo sul fatto che la produzione cinematografica odierna non è che ci regali chissà cosa, però qualche film buono c'è, anzi mi sento di dire che per esempio philadelphia, uno schindler's list, un mystic river, può competere tranquillamente con i film del passato.
circa la questione del pubblico preparato e della voglia di recepirlo, anche qui dissento: per me è una componente minoritaria. ciò che determinava a mio avviso lo spessore delle pellicole alle quali tu ti appelli in rappresentazione di uno smarrito senso culturale odierno, era determinato dall'epoca, che caratterizzata da due guerre mondiali e relativi impatti sociali, offriva numerosi spunti per trattare temi di una certa rilevanza (tant'è che il filone è sfruttato ancora oggi, vedi operazione valchiria). poi tutto ciò, associato al periodo di massima evoluzione dell'industria cinematografica( nascevano veri e propri talenti in tutti ruoli del settore) ha determinato forme di massima espressione cinematografica dal punto di vista culturale.
oggi la situazione è molto diversa, la società è cambiata.
nel momento in cui ti inventano le mail, è logico che poi ti trovi film come "c'è posta per te"....giusto per fare un esempio. non so se ho reso l'idea.

ma poi alla fine che male c'è se un film cerca di emozionare ad ogni costo il pubblico? il problema non dovrebbe essere se ci riesce o meno?
in un film horror non si ha la ricerca della paura, della suspance ad "ogni costo"?
embè è un difetto?
credo che sia da valutare se ci riesce o meno e quindi il modo in cui ci riesce, non trovi?
eizenstein  13/02/2009 14:59:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok io sono un po' radicale, quello è innegabile, tant'è che mi rifiuto ormai di guardare qualsiasi film successivo al 1980. Non concordo invece sul fatto che i tuoi Mystic River e Philadelphia possano competere con i grandi del passato, pur essendo molto meno retorici ed infantili delle "Ali della libertà" fanno parte di quel filone. Come dici tu nel dopoguerra c'era una straordinaria combinazione di circostanze (vissuti drammatici, geni che lavoravano in un unico grande ambiente culturale, produttori colti e disinteressati, voglia di riflettere sulla vita e rifondare la società) che la società pigra, abbastanza barbara e nichilistica di oggi non ha.
Come la pittura nel Rinascimento, occorrono tantissimi fenomeni che lavorano a stretto contatto e gente che li appoggi incondizionatamente: nessuno oggi può arrivare a quei livelli perchè non c'è quell'ambiente culturale. Pertanto io traggo la conseguenza che oggi non può nascere niente di comparabile perchè non ne esistono i presupposti. Neanche un Welles caverebbe un gran film al giorno d'oggi.
Per quanto riguarda invece di questi furbi venditori di emozioni alla Darabont non li condanno, dico solo che personalmente li detesto e che prima di dedicarmi ai loro filmetti cerco di finire prima i più grandi registi, anzi no finiti i miei film mi mettero a leggere i classici francesi e tedeschi.
Comunque rispetto la vostra idea, anzi non sempre si ha la forza di impegnarsi a vedere Kubrick, e storielle dal lieto fine si conciliano bene con giornate lavorative faticose.

sally-rossella  13/02/2009 15:11:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse Kubrick è più adatto per rilassarsi dopo una lunga giornata di lavoro poichè comporta poco esercizio mentale non avendo alcun significato e non portando lo spettatore ad alcun tipo di riflessione sul film (che è tutte scene e niente sostanza).Penso invece che siano le emozioni che tengano in piedi un film.E il film che vale qualcosa è quello su cui ti fermi a riflettere subito dopo ,come LE ALI DELLA LIBERTà,direi quindi che ci vuole più freschezza mentale per un film come questo che per un film come Shining che per esperienza personale so che può esser seguito anche in dormiveglia.
Invia una mail all'autore del commento wega  25/03/2009 16:16:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma, ASSOLUTAMENTE NO!!! Dopo tutta la tiritera di Eizenstein sei venuta alla conclusione diametralmente opposta, e mi stupisce il fatto non te l' abbia detto. Forse perché aveva perso qualsiasi speranza. Non è Kubrick adatto a rilassarsi dopo una giornata di lavoro perché comporta poco esercizio mentale, è questo "Le Ali Della Libertà", o "Shining", il film di King, se mai.
eizenstein  13/02/2009 19:19:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi viene il sospetto che tu di Kubrick abbia visto un sol film e con il pregiudizio che abbia distorto il tuo scrittore preferito (e forse unico).
Non sai di che parli. D'altronde se il bar domina il Parlamento non si vede perchè film e attacchi da bar non debbano esistere su Filmscoop. Sai proprio adesso sto leggendo "I miserabili" (Victor Hugo, altro che King), ravvedetevi come il protagonista e non sprecate il vostro tempo in queste baggianate!

sally-rossella  13/02/2009 20:02:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'unico film che apprezzo veramente molto di Kubrick è Arancia meccanica .Comunque si Stephen è il mio UNICO scrittore preferito perchè è uno dei pochi contemporanei che scrive sempre bei libri e soprattutto emozionanti.Edgar Allan Poe è un altro scrittore che leggo moltissimo quasi quanto Stephen e che considero in ambito letterario un vero GENIO
eizenstein  13/02/2009 21:19:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok vedo che di letteratura (americana!) ne sai. Bene dai chiudiamola qua questa ormai sterile discussione, restiamo ognuno della nostra opinione su letteratura e cinema. E' soprattutto sugli USA che non andiamo d'accordo: io detesto le loro opere tranne grandi eccezioni come Kubrick, Welles, Scorsese, Melville e Hemingway, tra l'altro persone che hanno viaggiato a lungo ed erano innamorati dell'Europa.
Boh forse sarà il loro modo di vedere le cose in modo diretto e senza fronzoli, il non avere storia alle spalle, il separare bene e male senza sfumature, il grande peso che ha l'economia in ogni cosa, che mi fa detestare gli americani. Sono troppo lontani dalla mia educazione latina e al massimo in qualche parte germanica per piacermi.