jack_torrence 6½ / 10 23/01/2010 14:44:38 » Rispondi CONFRONTO CON AVATAR. L'ho guardato infine per intero (dopo anni di pregiudizi, e dopo aver moltissimo apprezzato Avatar al cinema). L'ho guardato sapendo cosa aspettarmi e mi sono lasciato coinvolgere dalla storia di questa coppia di giovani romantici che sinora aveva solo destato i miei pregiudizi di antipatia. Il film è notevole, ovviamente: per il suo gigantismo, le sue ambizioni e la perizia. Amalgama il melò stracotto della prima parte ai cliché del disaster-movie che emergono della seconda; li amalgama discretamente; anche se non ne esce niente che - anche 12 anni dopo - faccia gridare al portento. C'è un nocciolo tematico forte (anche se accennato e ribadito poi con coerenza, ma senza un approfondimento che sarebbe stato possibile in 3 ore, anche se avrebbe fatalmente alienato il successone commerciale: per ottenere il quale occorre esporre un tema semplice e poi ribadirlo con costanza, evitando di complicarlo più di tanto). Questo nocciolo tematico ruota attorno al "carpe diem", l'urgenza di vivere valori profondi autentici che profumino di vita e sentimenti vissuti e non di convenzioni imbalsamate, soldi e interessi materiali, specie se dietro l'angolo c'è sempre la fine, e l'esistenza si rivela così precaria. Tutti appesi a un filo, nonostante l'immane positivistica tracotanza dell'uomo che sfida le forze della Natura sperando di ordinarle entro le categorie della sua Scienza. "E' matematico" - invece - "che la nave affondi". E proprio nessuno ci può fare più nulla. Funziona come una favola, segue l'archetipo dell'EROE UMILE CHE SALVA LA BELLA PRINCIPESSA DAL CATTIVO CHE LA TIENE PRIGIONIERA. I personaggi risultano un po' gravati dallo stereotipo, e molte situazioni pure sono stereotipate ed eccessivamente banali. Rispetto ad Avatar ha molteplici somiglianze: però mentre Avatar è una bella favola che riesce ad essere PIU' di una bella favola (proprio sfruttando a suo vantaggio le licenze che l'ambientazione fantasy permette in termini di semplicità e di allegoria), Titanic mi sembra SOLO una bella favola, un melodramma molto elementare che vuole stupire poi con gli eccessi disastrosi