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ZODIAC regia di David Fincher

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Angel Heart     6½ / 10  30/08/2012 17:16:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo che fare un film basato sul reale operato di un serial killer, il cui caso rimane ancora aperto e la quale identità non fu mai accertata, sia un bel rischio già in partenza per il semplice fatto che lo spettatore, prima ancora di iniziare la visione, è già consapevole che l'opera, alla fin fine, si risolverà con un nulla di fatto (al massimo viene data qualche vaga supposizione nell'epilogo, ma queste sono solo decisioni e punti di vista dei singoli realizzatori).
Una motivazione del genere penso sia già sufficiente per togliere (in parte) gli stimoli giusti per guardare la pellicola, cioè sapere già come il tutto andrà a finire. Almeno a me è successo così, per quattro anni.
Ma vuoi per curiosità, per il cast altisonante o per il semplice nome del regista (da ricordare che Fincher, per chi ancora non lo sapesse, fu colui che mise la firma su uno dei più grandi capolavori del thriller, ovvero "Seven"), fatto sta che alla fine "Zodiac" ha attirato pure me.
Ebbene, il film di Fincher si è rivelato del tutto compatibile con le aspettative che mi ero posto sin dall'inizio: un film accurato e ben realizzato a livello tecnico, interessante ma approssimativo e praticamente inconcludente a livello contenutistico.

Resoconto:
Pro - coinvolgimento sempre presente, buona tensione, bella colonna sonora, ottima fotografia, grandi prove attoriali (soddisfacente rivedere Anthony Edwards, Elias Koteas e John Getz, dopo tanti anni di oblio, mettere addirittura in ombra la prova - un pò fiacca, a dire il vero - di Downey jr.).

Contro - verboso, piuttosto lineare (pochissimi i colpi di scena soprattutto per lo spettatore ben informato sulla vicenda), non sempre facile da seguire (troppi nomi e troppi volti da ricordare), poco approfondito sui personaggi principali, inutilmente lungo (il che non significa pesante, ma per arrivare al nulla non occorreva così tanto tempo) e, come detto più su, senza un vero e proprio finale (un fatto di cronaca del genere che rimane nel mistero nella vita reale è un conto; ma come dicevo prima, in un film, un briciolo di conclusione, seppur romanzata, ci dovrebbe pur sempre essere... altrimenti sto film a che serve?).

To cut a long story short:
un buon prodotto, molto più riuscito nella prima parte che nella seconda, ben girato ed accattivante per l'argomento che affronta, ma anche piatto, poco memorabile e (a mio parere) senza ragion d'esistere; insomma, si lascia seguire con interesse (e a volte un pò faticosamente), ma poi lo si dimentica subito.

Probabilmente concentrandosi di meno su tutto il blablabla delle indagini e di più sugli omicidi, sui personaggi principali e sugli effetti fisici/psicologici che la vicenda ebbe su di loro (tipo l'alcolismo di Downey jr., l'incapacità di reggere la situazione di Edwards, la perdita del posto di Ruffalo o la crisi di coppia di Gyllenhaal) "Zodiac" sarebbe potuto essere un film decisamente più riuscito ed appassionante.

Nonostante questo, rimane comunque una discreta operazione lungi dall'essere cestinata con tanta facilità.