caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

ZODIAC regia di David Fincher

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
K.S.T.D.E.D.     7½ / 10  26/05/2007 13:54:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Particolarità e bellezza del film risiedono nella struttura narrativa dello stesso. "Zodiac" non è propriamente un thriller, è lontano svariati km da Seven, girato dallo stesso Fincher, è vicino appena qualche metro a "Summer of Sam" di Spike Lee; così come in quest'ultimo, infatti, il killer è una sorta di motore immobile che ogni tanto, nelle 2h 40m(o nei 20 anni del film), attraverso un imput (un omicidio o una lettera o una telefonata), mette in moto - per poi sparire per mesi o anni - le vite dei personaggi, rendendole le vere ed uniche protagoniste di "Zodiac".
In questa pellicola, infatti, Fincher mette in scena le conseguenze che una situazione di questo tipo genera nella vita privata delle persone direttamente interessate (mentre Spike Lee mise l'accento su uno spaccato qualsiasi della società), dando loro un'importanza anche maggiore rispetto al killer e all'indagine vera e propria. Passano prepotentemente in primo piano, così, l'ossessione di Graysmith e il distacco dalla sua famiglia, la rabbia prima e la resa poi di Toschi, l'abbandono-fuga di Armstrong e la paura e il conseguente declino di Avery. In tal modo allo spettatore vengono concessi gli stessi occhi, e quindi trasmesse le stesse emozioni, dei personaggi; Il regista, a chi guarda, non racconta una storia (non a caso vi sono giudizi negativi sul film) ma cerca, e, per quel che mi riguarda, riesce a fargliela vivere, ed è proprio in questo che consiste la riuscita della pellicola.
A tale risultato positivo si giunge grazie anche a delle interpretazioni indubbiamente perfette; ognuno riesce a dare al proprio personaggio una credibilità in grado di influenzare fortemente, ovviamente in senso positivo, quel taglio realistico che è caratteristica principale di questo ennesimo lavoro di F.

E' vero, per contro, che non mancano parti meno scorrevoli (il che non è difficile da creder considerando la durata), così come è ancora vero, però, che F. riesce a sopperire con delle atmosfere cupe, asfissianti, una fotografia ottima e delle inquadrature dall'alto sulla città, davvero affascinanti.

Mettendo da parte quel suo modo viscerale di fare cinema, in definitiva, F. costruisce un ottimo non-thriller, che fa di "Panic Room" un caso isolato e non l'inizio di una preoccupante serie negativa.
mars.attack  27/05/2007 14:40:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
assolutamente d'accordo con ogni parola del tuo commento..!
K.S.T.D.E.D.  27/05/2007 16:56:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bene così ;-).