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GRINDHOUSE - A PROVA DI MORTE regia di Quentin Tarantino

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yonkers86     9 / 10  28/02/2010 04:18:10 » Rispondi
Signore i signori, questo non è un film di Quentin Tarantino, ma questo è Quentin Tarantino.
Non avrà i meravigliosi personaggi delle Iene, non avrà la perfetta struttura di Pulp Fiction, non avrà la bellissima sceneggiatura di Jackie Brown e nemmeno la maestosità di Kill Bill, ma qua dentro c'è tutto l'amore che Quentin ha verso il cinema, verso il SUO cinema, quello un pò dimenticato da tutti e che adesso va tanto di moda anche per quelli che sino a ieri si cibavano di pane e Nicolas Cage.
Grindhouse (o Death Proof come dir si voglia) mi ha fatto letteralmente impazzire perchè questa è l'essenza di Tarantino : il richiamare e il citare con grandissimo stile altre pellicole, ad esempio nelle scene di inseguimento c'è moltissimo del nostro cinema anni '70, Lenzi e Fulci in primis, oppure basti pensare a Punto Zero di Sarafian, per non parlare poi di Faster Pussycat Kill Kill da cui prende palesemente spunto per la caraterizzazione delle "girls", inoltre penso sia uno dei pochissimi a potersi permettere l'autocitazionismo (suoneria di Rosario Dowson e automobile giallo-nera con adesivo Pussy Wagon, vi dicono nulla ? ). Un altra cosa allucinate è la capacità di riuscire ad amalgamare in maniera veramente eccezzionale tre, quattro generi diversi nell'arco delle due ore della pellicola, infatti qui si incastrano alla pefezione horror, commedia, thriller, pulp, grottesco e chi più ne ha più ne metta.
Il rovescio della medaglia di tutto ciò è che il film non ha uno straccio di sceneggiatura, ma penso sia stata la scelta migliore in funzione del tipo di film che ci voleva proporre.
Ho trovato un Kurt Russell in ottima forma, molto diverso dai protagonisti standard di Tarantino e penso volutamente privo del carisma che ha contraddistino i vari Vincent Vega e Black Mamba. Un protagonista non troppo presente che lascia molto spazio alle donne, che per me sono la vera anima del film.
La regia e il montaggio sono come al solito eccelsi, film montato come se fosse stato girato realmente nel 1976 con svariati tocchi vintage e una parte in bianco e nero da mozzare il fiato.
La novità principale di questo film è che il buon Quentin questa volta si è occupato pure della fotografia, e per essere la prima volta non è andata male tenendo pur conto che non è una delle cose più accurate del film.
Ma ciò che mi conquista sempre più è la colonna sonora e la scelta di alcuni pezzi che conosceranno lui e un'altra decina di persone : meravigliosa Down in Mexico dei Coasters durante la scena della Lap Dance oppure il pezzo finale delle grandissime April March, ma veramente penso sia impossibile trovare una canzone brutta e fuori contesto.
Insomma, io sono un pochino di parte perchè adoro Tarantino e adoro il genere da cui attinge, ma per me questo è per ora il SUO film, quello in cui c'è più della sua vita e delle sue passioni.
Con questo non voglio dire che sia il migliore, anzi forse è il peggiore, ma nonostante ciò è davvero un gran bel film e ne consiglio caldamente a tutti la visione.