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GRINDHOUSE - A PROVA DI MORTE regia di Quentin Tarantino

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Invia una mail all'autore del commento piernelweb     6½ / 10  10/10/2007 22:13:19 » Rispondi
E' un vero peccato che scelte prettamente commerciali abbiano determinato la divisione dell'opera congiunta "Grindhouse" ideata da quei talentuosi monellacci che rispondono al nome di Tarantino e Rodriguez. E'un vero peccato perchè il segmento "A prova di morte" non è un film fatto e compiuto, nonostante il buon Quentin si sia prodigato a recuperare materiale inizialmente scartato, minuti di pellicola che evidentemente sono serviti a gonfiare il film fino alle 2 ore circa, ma che nulla o quasi aggiungono a quello che fondamentalmente resta un episodio di un film composto di due parti. Il rimaneggiamento è evidente ed inficia la qualità del film, che a conti fatti non regge minimamente il confronto con i precedenti lavori del regista americano. Le cose migliori si vedono nella prima parte, un vero revival del B movie cinefilo, con un Kurt Russel davvero cattivo e con dialoghi sempre spiazzanti. La vendetta al femminile che si materializza nella seconda metà per mano della gang guidata da Rosario Dawson, è invece prolissa e prevedibile perfino nelle sequenze d'azione (l'inseguimento in auto è piuttosto deludente) e il finale si annuncia con largo anticipo senza colpo ferire. Alla fine ci si accorge che il film non ha un volume di idee sufficienti a giustificarne la durata. Un quasi autogol che uno come Tarantino poteva permettersi di evitare.