sb6r 9 / 10 06/06/2007 10:58:52 » Rispondi Feticismo Tarantiniano allo stato dell'arte. Chi adora Quentin, chi adora il suo "tocco"; amerà anche questa pellicola come si venera una divinità. Chi invece cerca logica, interezza, comprensione e via dicendo non apprezzerà il sudicio che questo film riesce a regalare con una facilità imbarazzante. Raffiche di citazioni sono liberate nell'etere pronte per essere colte e gustate, così come quando si entra in una casa del popolo inculata chissà dove e tutto pare dire che lì non troverai niente di buono ed invece fanno il miglior piatto tipico. Death Proof va cercato, oltre che seguito; bisogna entrare nella storia senza forzare e lasciarsi trasportare senza perdere un secondo di film. La trama è un gigantesco climax; pian piano aumenta il ritmo, nonchè la tensione, fino all'esplosione finale e tutto ciò viene riproposto, con le dovute differenze, per ben due volte: come fosse una giostra che partendo a rallentatore, comincia ad accellerare con il doveroso tripudio di "casino" e felicità degli utenti. E poi altro giro, altra corsa (e' proprio il cado di dirlo)! In Grindhouse - Death Proof l'azione è stata preparata con cognizione di causa e sapientemente centellinata nei momenti topici, quelli che poi rimangono e vengono definiti "cult". Tutto ciò ovviamente non vuol dire che ci si annoi ad ascoltare dialoghi spesso banali e privi di senso ma allo stesso tempo gustosi, senza però toccare le vette di Le Iene e Pulp Fiction. Difetto marginale che tuttavia ricorda allo spettatore che sta beneficiando della visione di un (finto) B-movie: la pellicola sgranata, l'audio che salta, il colore opaco che a tratti riprende nitidezza (perfetto lo stacco fuori dall'auto grill con la macchina che da bianca ritorna di un giallo acceso) e altri indizzi concedono un nostalgico tuffo nel passato. In conclusione un piacevole ritorno al Cinema con la C maiuscola; ora però Quentin, mi raccomando, cambia registro se vuoi perdurare.
rotella 06/06/2007 19:31:13 » Rispondi Ebbene sì, mi è piaciuto un sacco, anche se non sono un'afferrata filo-tarantiniana (non so perchè ma sbrinzbo si è inalberato quando uscendo dal cinema ho detto "non è serioso tipo jackie brown..."). In dei momenti mi sono sganasciata dalle risate...delle scene sono veramente assurde! Detto questo mi congedo e saluto tutti quelli che mi conoscono come "ragazza di ale"!
sb6r 07/06/2007 10:04:33 » Rispondi Cmq il punto è... che nemmeno Jackie Brown è serioso.
K.S.T.D.E.D. 07/06/2007 15:20:07 » Rispondi Montanaro cafone e vaccaro. Ed io che cercavo di intavolare un discorso serio sulla cinematografia di quello strano essere che ostenta così tanto il suo feticismo che viene, ormai, preso per il c**o in ogni dove.
W tarantino92
sb6r 07/06/2007 15:29:51 » Rispondi ...e da qui il detto "qui casca l'asino". No, devo aver fatto confusione...
rotella 07/06/2007 21:45:07 » Rispondi ehm...l'ho fatto apposta a scrivere afferrata (l'importante è crederci!)... ritorno alle mie letture quotidiane del vocabolario italiano :)
K.S.T.D.E.D. 08/06/2007 12:11:37 » Rispondi Ma guarda che io credo fermamente che tu l'abbia fatto apposta, lo so che non sei una sprovveduta; tant'è Rì che io e jell (TONO DI VOCE PIù BASSO) lo sappiamo che i commenti di sb ai film li scrivi tu.. lui non saprebbe scrivere qualcosa di così sensato e pertinente.
Su su, ragazza, I-O C-R-E-D-O I-N T-E!!
sb6r 08/06/2007 18:18:12 » Rispondi Ssshhh, così mi fai scoprire.
sb6r 07/06/2007 09:57:06 » Rispondi Ehilà, alla fine ti sei iscritta eh? Ahahah che nick! Simpatico!