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STRADE PERDUTE regia di David Lynch

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BrundleFly     7 / 10  16/12/2013 12:09:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Premessa: ho visto il film senza sapere assolutamente nulla della trama e senza aver letto nessuna recensione (o pseudo-tale).
La prima mezz'ora entra di diritto tra le cose più disturbanti, angoscianti e, se vogliamo, paurose che abbia visto su pellicola. Il tutto semplicemente grazie al magistrale utilizzo di luci, musiche e movimenti di camera.
La seconda parte del film, dopo la prima visione, non mi permette di andare per il momento oltre al voto dato.
Penso che un film per essere definito capolavoro a tutti gli effetti non debba mai far passare la trama completamente in secondo piano, ok che stiamo parlando di Lynch e per lui la trama è spesso solo un pretesto per catapultare lo spettatore in uno dei suoi deliri onirici, ma così ci si trova semplicemente davanti a un puro esercizio di stile, realizzato magistralmente, ma pur sempre un esercizio di stile.
Sicuramente lo rivedrò con occhio più critico.
hghgg  16/12/2013 12:53:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bah, rispetto ovviamente la tua opinione (fossero tutte così le critiche mosse ad un film "quotato") ma vorrei dire che il cinema, prima ancora che trama e racconto, è IMMAGINE. E questa è una chiave di lettura secondo me fondamentale per apprezzare film di questo genere o altri in cui la trama o importa poco o nemmeno c'è (questo, "2001: Odissea nello Spazio" ecc.)
hghgg  16/12/2013 12:56:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Poi appunto la trama non può passare in secondo piano perché effettivamente non c'è. Tutto ciò che troviamo è una parvenza, un fantasma di una possibile trama, un canovaccio solo leggermente più consistente che in "Eraserhead" e "Inland Empire", un po' di fumo negli occhi prima di gettare lo spettatore nella macabra e violenta danza surreale di questo capolavoro. "Dov'è il trucco ? Chiedimelo" ;)
BrundleFly  16/12/2013 13:28:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì sì certo, ma infatti capisco che molti lo possano reputare un capolavoro per ovvi motivi. il mio era un giudizio puramente legato a gusti personali.
Dal mio punto di vista, non dico che si debba spiegare tutto...anzi...son sempre ben disposto anche verso film che lasciano spazio alla fantasia, però qua il regista, secondo me, non si è sforzato neanche di dare una "spintarella" allo spettatore per aiutarlo a trarne le dovute e personali conclusioni.
Se si prende ad esempio Twin Peaks, anche lì alla fine il tutto si chiude con un grosso punto interrogativo, ma lo spettatore poteva tranquiilamente ricomporre il puzzle e dare le sua interpretazione. Anche Eraserhead, sinceramente, l'ho trovato più consistente di questo.
Diciamo che non mi basta la spiegazione: "è un film di Lynch quindi è normale non trovarvi un senso!"

Comunque devo ancora recuperare 5 film del regista (tra cui "Inland" e "Mulholland"). Magari andando avanti riuscirò a comprendere meglio cosa frulla nella mente tutt'altro che sana di Lynch e a rivalutare in futuro anche questo "Strade perdute"! :)
hghgg  16/12/2013 15:18:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Be, che era un giudizio legato a gusti personali era ovvio, e anche comprensibile per questo ho voluto fare delle osservazioni altrimenti non ne varrebbe la pena ;)

"però qua il regista, secondo me, non si è sforzato neanche di dare una "spintarella" allo spettatore" Be no, perché non c'è luogo dove spingerlo, siamo nella libertà totale. Twin Peaks è una cosa diversa, per quanto macchiato di surreale aveva un suo canovaccio e una sua trama. Alla fine i film di Lynch tanto spinti sul non-sense sono solo 4: Eraserhead, questo, Mulholland Drive (ma nemmeno troppo alla fine) e Inland Empire, gli altri sono normali o leggermente venati di surreale ma tutti con trame lineari o giù di lì.

"Eraserhead, sinceramente, l'ho trovato più consistente di questo." Qui è tutto soggettivo però mi chiedo come tu abbia fatto :D Eraserhead è un parto di una mente malata, è davvero un collage di inquietanti avvenimenti senza senso.

Hai ragione poi a non farti bastare quella spiegazione, non sarebbe quella giusta visto che la maggior parte dei film di Lynch un senso ce l'ha. Ma qui preme sul pedale dell'acceleratore surreale.

Diciamo che Lynch dopo Eraserhead è stato un po' costretto a trattenersi, prima con richieste hollywoodiane a volte rese benissimo ("Elephant Man") altre meno ("Dune") oppure con film tipicamente "suoi" ma ancora ristretti in trame lineari (il meraviglioso "Velluto Blu"). Con il successo di Twin Peaks ha avuto finalmente la possibilità di far quello che cippa gli pareva e con "Strade Perdute" ha ripreso il discorso interrotto vent'anni prima: distruggere la trama per dar spazio alla forza dell'immagine e del surreale.

" Magari andando avanti riuscirò a comprendere meglio cosa frulla nella mente tutt'altro che sana di Lynch e a rivalutare in futuro anche questo "Strade perdute"! :)

Vabè e se ciò non dovesse accadere, fa nulla, De Gustibus.