Marlon Brando 8½ / 10 18/07/2007 14:50:15 » Rispondi Se seguiamo il filo logico della vicenda spiegato in modo più che esauriente da Banchelli probabilmente emerge un po' di incoerenza psicologica nel personaggio di Fred
La sua mitezza e il suo improvvisa follia omicida non mi sembrano così facilmente spiegabili
ma il film va visto nell'ottica bunueliana di Un chien andalou (film che secondo me ha ispirato tutte le opere più visionarie e incomprensibili del regista) del desiderio che ci stravolge trasportandoci in altre dimensioni/proiezioni della nostra mente. Il desiderio, poi, accresce maggiormente fino a esplodere irrazionalmente in un'ambiente chiuso e claustrofobico come la propria abitazione.
K.S.T.D.E.D. 18/07/2007 15:26:08 » Rispondi Quello di "Un Chien Andalou" è surrealismo puro e semplice, un flusso di coscienza che lo spettatore subisce passivamente; quello di Lynch è un surrealismo che disegna sequenze oniriche al servizio della logica sottostante, quindi lo spettatore si pone attivamente nei confronti della pellicola, al fine di interpretarla. Per come la vedo io, l'ottica dell'opera d'esordio Bunuel/Dalì non è quella corretta per affrontare un film come questo (stessa cosa dicasi per MD).
La follia omicida nella maggior parte dei casi si scatena in seguito al dubbio e alla repressione, a favore di una apparente mitezza, della propria rabbia. Direi, quindi, che calza a pennello.no?
Marlon Brando 18/07/2007 15:39:08 » Rispondi Sicuramente hai ragione nel dire che Un chien andalou è completamente illogico dal punto di vista narrativo, ma io mi riferisco all'ottica del desiderio che trasforma e distrugge come nel film di Bunuel e in quelli di Lynch.
Sì, ma mi è sembrato un po' troppo abbozzata come psicologia. Secondo me non c'è la cura dei personaggi che c'è in Mulholland drive o INLAND EMPIRE, mi pare che Lynch si concentri sulla violenza stessa più che su altro. Comunque resta una mia impressione, di cui non sono certo (come del resto in tutti i film di Lynch).
Credimi, SP è un capolavoro, anche dal punto di vista della caratterizzazione psicologica dei personaggi. Lynch trasmette la follia e la lacerazione interna del protagonista in modo perfetto e al tempo stesso rende quanto mai sudicia, sadica, ma comunque affascinante, la protagonista femminile, andando a scavare tra i codici della tipica Dark Lady, per smontarne la figura tipica e ricostruirla ancor più malsana di quanto già non fosse.
Non ho dubbi che sia un capolavoro, credimi. Ho letto anche il tuo bel commento e capisco cosa vuoi dirmi, ma i personaggi del film mi hanno convinto meno di altri di Lynch, forse per il loro eccesso (anche se entrando nella logica/non-logica del regista non potrebbe essere errato che i personaggi siano "eccessivi").