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FUOCO CAMMINA CON ME! regia di David Lynch

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Terry Malloy     10 / 10  17/01/2013 21:37:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Ma questo vorrei sapere, o fedeli: Atene dove dicono che sorge, in quale luogo del mondo?" (Eschilo - Persiani)

Eccoci arrivati al punto finale di una delle storie più dolorose e difficili e umane che il cinema abbia mai avuto l'ardire di raccontare. Ed è un finale violento, cupo, temibile.
Il mio giudizio non è di certo scevro da implicazioni personali, ho guardato il film con delle simboliche lacrime agli occhi, perché Laura Palmer era il tassello che mi mancava per eleggere quella di Twin Peaks una storia fra quelle che ti penetrano nelle ossa e rimangono per sempre.

"Ma chi, se gridassi, mi udrebbe, dalle schiere degli Angeli?" (Rilke, Elegie Duinesi, I, 1)

Laura entra in un pub che abbiamo conosciuto e conosceremo molto bene e la vediamo piangere disperatamente, poiché ella è la vittima sacrificale. Ave Maria, piena di grazia. Ave Maria, piena di segreti. Il segreto è ciò che contraddistingue la nostra vita di umani. Laura è contemporaneamente tutti e nessuno di noi. E' un capro espiatorio, un personaggio tragico. Innocente, ma colpevole allo stesso tempo. Ma vederla piangere stringerebbe il cuore di chiunque. Lynch ha avuto il merito di raccontare la storia più brutta di tutte, e di averlo fatto con eleganza, rispetto e passione. Questo si chiama essere artisti.

"Ma noi, che abbiamo bisogno di sì grandi misteri - quante volte da lutto sboccia un progresso beato -: POTREMMO mai essere noi, senza i morti?" (I, 89-90)

Farebbe bene a ognuno di noi conoscere una Laura nella nostra vita. Ma a ben pensarci ogni personaggio di Twin Peaks, dalla Log Lady a Bobby Briggs, e forse anche Leland Palmer.

"Supplica ormai non più, o voce che mi sfuggi, oh, che non suoni. Supplica il tuo grido" (VII, 1)

Considero questo uno dei film più belli e dolenti di Lynch, un canto magnifico e immortale. Ogni fotogramma trasuda una tristezza immonda, come se Lynch vedesse davvero quei fantasmi. E' la scena finale quella che ci inonda di una tristezza e di una gioia davvero incommensurabili. Dale e Laura, una mano sulla spalla, uno sguardo di umana pietà. Il nostro. Finalmente Laura piange e ride ("ridevano nel pianto" direbbe Omero), poiché il suo Angelo è finalmente rivelato. La fine è la pace. Twin Peaks ha pagato il suo tributo di sangue. Come può andare avanti la vita ora che Laura è morta? Eppure essa va.

"Ma questo vorrei sapere, o fedeli: Twin Peaks dove dicono che sorge, in quale luogo del mondo?"
elio91  18/01/2013 00:05:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo è il mio film preferito.
Adesso questo è il commento che se potessi metterei al posto del mio.
Terry Malloy  18/01/2013 19:32:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un film meraviglioso, uno dei miei preferiti di sicuro. Impossibile non amarlo, mi chiedo come faccia certa gente a disprezzarlo. E' un'opera personale, dolente. Una di quelle rare volte in cui si è dentro il film, partecipiamo pienamente, non con quel distacco tipico da "è solo un film".
elio91  18/01/2013 19:36:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti...

Ma poi quel finale è o non è uno dei più belli mai visti? Ispiratissimo. Lynch comincia con questo film la sua sfilza di capolavori, altroché.
Terry Malloy  18/01/2013 19:39:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei finali più belli della storia del cinema. Lynch è andato oltre.