tylerdurden73 4½ / 10 27/09/2010 14:00:08 » Rispondi Risulta arduo convincersi che questa roba sia opera del talento visionario di Shinya Tsukamoto. Reduce dalle deliranti e frenetiche relazioni uomo-macchina di "Tetsuo",l'autore nipponico si cimenta con l'horror più classico combinando un mezzo disastro. E' lampante che Tsukamoto non sia regista di cassetta e come tale,privato della sua potenza sovversiva,non si trovi a suo agio in territori troppo ordinari. La trama è dozzinale,con un demone facilmente irascibile (guarda caso!) risvegliato dalle inopportune ricerche di un archeologo.I rimandi,piuttosto sagaci, a certo cinema horror occidentale sono evidenti,ma la debolezza della storia a tratti decisamente confusa, è tale da lasciare abbastanza indifferenti anche durante i momenti meno discutibili. Da dimenticare i siparietti tra i due protagonisti,troppo sopra le righe e sfocianti a più riprese in un kitsch sconcertante. Dei tratti distintivi di Tsukamoto,ossia regia sperimentale,montaggio indiavolato e colonna sonora abrasiva non vi è traccia,è chiaro che "Hiruko" sia solo un lavoro su commissione accettato per finanziare il secondo capitolo di "Tetsuo".Nonostante il buon Shinya abbia dichiarato di non aver subito pressioni sembra difficile credergli,"Hiruko" è indiscutibilmente un oggetto totalmente estraneo allo stile e alle tematiche del regista.Quest'ultime ravvisabili giusto nelle radicali alterazioni fisiche delle vittime,trasformate in aggressive teste "aracnoidi" che orfane della visionarietà di "Tetsuo" inducono tristezza tanto sono pacchiane.Il finale è spossante nel suo monotono susseguirsi di trovate mai avvincenti e il più delle volte ridicole. Una cancellabile macchia su un eccellente curriculum.Tutto sommato il fine giustifica i mezzi,ma il film resta imbarazzante.