caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

DUNE regia di David Lynch

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Evarg Nori     6½ / 10  27/01/2023 13:56:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dall'omonimo romanzo di Frank Herbert(che fornì la sua consulenza)quel genere di film nato sotto i peggiori auspici.Dopo i tentativi falliti di Jodorowsky(che intendeva coinvolgere Chris Foss,Moebius,H.R.Giger,Dalì e Orson Welles)e Ridley Scott,DeLaurentiis(visto lo straordinario successo di "Guerre Stellari")affidò la regia a Lynch il quale dovette scontrarsi con tutti i problemi di un progetto che si trascinava già da metà anni'70 e che comportava tutta quell'infinità di esigenze e rogne legate alla creazione di un blockbuster(lievitazione del budget,problemi di casting,2 anni tra riprese e post-produzione con annesse traversie in fase di editing,ecc...).All'uscita fu un comprensibile flop(sebbene Herbert non ne fu insoddisfatto)e venne rinnegato dallo stesso Lynch,ma col tempo non poteva che diventare un cult maledetto,prima di una(adeguata)rivalutazione dopo l'uscita del film di Villeneuve.I tagli e le imposizioni di DeLaurentiis nella versione corrente(ne esistono almeno altre 2 di 170' e 190',entrambe disconosciute dal regista)provocano un innegabile squilibrio tra la prima e la seconda parte dove il tutto si fa sbrigativo e caotico,così come svariati personaggi restano abbozzati.Forse è stato un passo più lungo della gamba anche per il regista,non ancora pronto per un progetto di tale portata.Ma l'innegabile fascino di scenografie e ambientazioni(il deserto del New Mexico)e le varie trovate visive in cui si possono scorgere i tocchi della poetica Lynchiana(sebbene alcune idee come gli svolazzi del barone sembrano venire dritte da Terry Gilliam)e le tematiche mistico-spirituali(con chiare allusioni messianiche nella figura di Paul)lo rendono comunque suggestivo e a tratti magniloquente,assieme a una visione del mondo al tempo stesso superata negli echi post-'68 e in anticipo nello stile del racconto da serie televisiva.Da notare l'ambiguo contrasto tra gli Harkonnen(sadici e con spiccate pulsioni omoerotiche)e gli Atreides(rigorosamente formali e integerrimi).Anche il vario cast,pur non sfruttato completamente,attira la dovuta attenzione..Inizio della collaborazione tra Lynch e MacLachlan.Silvana Mangano è una Reverenda Madre.Il regista è uno degli estrattori della spezia.Le varie creature sono di Carlo Rambaldi.Musiche dei Toto e di Roger e Brian Eno.