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THE ELEPHANT MAN regia di David Lynch

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kingofdarkness     7 / 10  10/04/2015 12:05:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il valore dei contenuti non si discute, così come va encomiata la cura estrema per tutto il reparto tecnico del film, dalla regia (atipica per Lynch) alla fotografia alle musiche.
Ho apprezzato molto anche lo stile "teatrale" della narrazione, che rende più soft l'aspetto tragico della vicenda (e della malattia) ma riesce allo steso tempo a limitare quegli inevitabili cali di attenzione a cui lo spettatore è facilmente soggetto durante la visione.
Riguardo la scelta del bianco e nero, acclamata da molti come scelta azzeccatissima, personalmente trovo che non abbia dato questo gran valore aggiunto all'opera se non quello di conferire una maggiore teatralità alla confezione (aspetto che comunque è già ben accentuato sin dall'inizio).

Venendo agli aspetti per così dire "negativi", invece, va segnalato che il ritmo è di una lentezza disarmante e rende la visione piuttosto faticosa (è vero che si tratta di un film impegnato, ma qui si rischia il sonno già dopo mezz'ora), e anche per quanto riguarda il coinvolgimento emotivo nello spettatore, vado contro corrente rispetto alla massa e dico che a mio avviso non è stato fatto un gran lavoro. Infatti io personalmente non sono riuscito ad appassionarmi più di tanto e a provare emozioni forti durante la visione, ma solamente un principio di tristezza e di dispiacere troppo superficiali.
Il che, considerato il tema del film, non va affatto bene. In un lavoro molto più semplice e leggero come "Dietro la maschera" mi sono sentito molto più in empatia con il protagonista (afflitto da una malattia simile).
Mah...non so, forse questo "Elephant Man" non l'ho guardato con l'occhio giusto, fatto sta che non mi ha lasciato molto.

Al 7 ci arrivo, ma non di più.