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THE ELEPHANT MAN regia di David Lynch

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Invia una mail all'autore del commento nerofelix     7½ / 10  23/02/2008 19:53:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un bel film, in cui il regista ritaglia poco spazio per sé stesso e i suoi consueti virtuosismi visivi (ma da antologia lynchiana sono le scene iniziali del film). Quasi un esercizio d'accademia, molto ben riuscito perché sa coinvolgere lo spettatore, sa farlo commuovere e riflettere. E' da vedere, infatti, per meditare sulla natura umana, sulle sue aberrazioni e mostruosità (interiori e non esteriori) e sui buoni sentimenti. Il film narra una storia vera, la vicenda di un uomo nato deforme nella puritanissima Inghilterra vittoriana. Magistrale (come sempre) la prova di Hopkins nei panni del dottore buono. Sia la sceneggiatura che la fotografia risultano assolutamente credibili, memorabili i rari squarci visionari e onirici incastonati nel film. Lo spettatore partecipa ai sentimenti del protagonista, John Merrick. Il bianco e nero non è solo un espediente per immergere la pellicola in un'atmosfera datata ma anche il modo per celebrare il trionfo di certo cinema d'autore, senza distrazioni visive, fatto di storie a tutto tondo e di contenuti autentici. Unica pecca (perdonabile) è la tendenza "politicamente corretta" ad un certo pietismo di maniera. Da vedere e interpretare come un saggio sulla diversità umana, la tolleranza e la conoscenza di quei "mostri" che sono gli altri.