tommy95 8½ / 10 26/08/2013 13:07:22 » Rispondi David Lynch, qui al suo esordio, accompagna lo spettatore con uno stile minimalista e surrealista in quello che egli stesso definisce il suo film più spirituale, un oscuro viaggio nei meandri della mente, nei quali la ragione deve essere abbandonata per lasciare spazio alla potenza delle immagini, a cui non si può non reagire. Il risultato finale è un'opera (apparentemente) metafisica, ma in realtà riporta le visioni di una mente (quella del regista) senza più pareti, aperta all'esperienza sensibile, non senza un lavoro sull'intelletto, ovviamente.