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ERASERHEAD regia di David Lynch

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Terry Malloy     10 / 10  24/04/2007 14:26:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A stento riesco a scegliere quale fra IE ed Eraserhead è più bello. forse questo è il miglior film che abbia mai visto. Inland il più devastante.
per la prima volta mi trovo a provare a sviscerare un film di Lynch per capirne il succo e ritengo questo il meno complicato: la storia è di un'ora e mezza quindi la vastità delle tematiche surrealiste si riduce inevitabilmente, mentre per Strade Perdute, Mulholland Drive e IE ci si dilungava parecchio rendendone così impossibile la totale comprensione DENOTATIVA: rubo questo termine alla retorica per portarlo a Lynch, spiegare il significato denotativo di un suo film vuol dire semplicemente tirare fuori quel poco che c'è di sensato mettendo il montaggio in ordine cronologico...un esempio lo avete da Banchelli, un grandissimo utente di FS che ci ha illuminato su due film complicati come SP e MD (vedi sopra). rimettendo a posto il puzzle si capiscono molte cose, ma ovviamente si perde quella magica, orrida, straordinaria atmosfera del cinema di Lynch, uno dei più grandi registi che la storia ha concepito.
provo a dare un'interpretazione MIA: tutto ciò che è raccontato nel film è frutto di un sogno del protagonista (possiamo vedere come ad un certo punto egli si svegli), sogno che svela tutta la sua psiche malata attraverso la complessa rete di rapporti normali che l'Uomo affronta nella vita: famiglia, amore, figli, gli altri, se stessi. il rapporto malsano che ha con tutti è simboleggiato dall'essere mostruoso che nasce da quello obbligato con Mary in cui gli aguzzini e i mostri sono i genitori: nel sogno egli è il dominatore quindi modella tutto come vuole quindi raffigura la casa come un manicomio e i suoi componenti come pazzi (il padre sembra un pagliaccio, la madre una perversa sensitiva malvagia, la nonna un'automa, la ragazza stessa verso la quale comunque egli prova quasi affetto è schizofrenica). dopodichè la scena si sposta a casa dove si concretizza il rapporto marito-moglie e notiamo come Mary vada e venga nei momenti in cui all'uomo più fa comodo ovvero quando giace assieme all'altra donna: la sessualità perversa di lui repressa dal matrimonio è personificata nel complesso narrativo del teatro (che si ritroverà anche in MD) e della donna malformata. essa è un luogo di rifugio per lui, infatti provendo direttamente dall'inconscio tutto è sviluppato nelle cavità del termosifone e vediamo come ella pesti gli esseri abominevoli provenienti dall'alto (luogo di sofferenza per la presenza del coniglio-figlio), canti ritornelli rassicuranti come "In heaven everything is fine" e alla fine si congiunga con il protagonista. l'impossibile esistenza dell'uomo consapevole di ciò si tramuta in una censura verso la realtà (il mostro-figlio) mostruosa che lo circonda e di conseguenza egli avvia e porta a compimento un processo di cancellazione (eraserhead) verso il passato e il presente che infine lo terrà imprigionato nel sogno di felicità con la donna malformatamata.