Ciumi 8½ / 10 03/11/2009 11:50:12 » Rispondi E' uno dei "Ford" che ho apprezzato di più, seppur lontano dalle ambientazioni consuete al regista, seppur non sia generalmente un amante del genere noir. I quartieri notturni, nebbiosi, malfamati richiamano molto da vicino le atmosfere espressioniste. Ma è il personaggio principale Gypo, rozzo ingenuo reo di tradimento, a rendere il film eccezionale. Diviene simbolo della condizione condiscendente dell'uomo al reato, un Giuda della malavita, un peccatore tra i peccatori, un'anima debole e offuscata reclusa in un corpo da peso massimo.
Nel finale passa dinnanzi ad un testimone, si è accorge che è cieco, ma non cambia il rimorso: è come se egli fosse il suo "cuore rivelatore".
dobel 04/11/2009 13:53:53 » Rispondi Anche a me è piaciuto molto il film... poi Ford è il regista che più amo!. Pensa che lui non amava molto il 'Traditore' perché lo riteneva privo di ironia, colpa mortale secondo il suo parere. Comunque una grande opera.
Ciumi 04/11/2009 20:35:58 » Rispondi Conosco il tuo amore per Ford. Quanto all'ironia, neppure in film come "Sentieri selvaggi" a dire il vero ne ho avvertita molta. Comunque davvero un ottimo noir.
dobel 05/11/2009 09:57:22 » Rispondi Be', almeno c'è il personaggio del vecchio pelato predicatore, qualche s*****ttata fra i due contendenti la mano della ragazza (di cui mi sfugge il nome)... insomma qualche siparietto c'è. Che poi il messaggio complessivo del film sia tutt'altro che ironico, assolutamente d'accordo.
Ciumi 05/11/2009 17:52:41 » Rispondi Non ricordavo certe scene... è da tanto che non lo vedo... Ciao, alla prossima.