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JIN-ROH - UOMINI E LUPI regia di Hiroyuki Okiura

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Angel Heart     8 / 10  06/09/2012 15:13:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La favola di cappuccetto rosso contestualizzata nel Giappone del dopoguerra dove la ricrescita economica forzata ha gettato il paese nel caos più totale grazie a mondane scene di guerriglia urbana tra gruppi di ribelli che combattono contro il governo e forze di polizia anti-terrorismo che cercano di mantenere l'ordine ad ogni costo; ma mentre nelle strade regnano la lotta ed il terrore, gli organi dei piani alti, tramite spionaggio e doppi giochi, cercano di eliminarsi a vicenda per prendere il totale controllo del paese.
A far partire il meccanismo di tutto questo complotto è il poliziotto speciale Kazuki Fuse, uomo tormentato ed agnello sacrificale che si ritrova a fare i conti con la propria umanità quando, durante un sanguinoso scontro nelle fogne, esiterà nell'uccidere una bambina che vuole farsi esplodere...

A parte la comprensione della trama, che a molti potrebbe risultare confusa o troppo intricata visti i numerosi sottotesti (fanta)politici che si porta dietro (effettivamente il tutto è complesso ed abbastanza difficile da capire, ma è proprio questo a rendere speciale il film dal resto della massa) "Jin-Roh" di Hiroyuki Okiura (quello di "Ghost in the Shell") è decisamente uno dei migliori anime che io abbia mai visto (non che ne abbia visti chissà quanti, però...). I disegni sono perfetti così come la colonna sonora, la caratterizzazione dei personaggi principali, e lo scenario (ipotetico) in cui si svolge l'intera vicenda. In più è interessante sia per le sue numerose chiavi di lettura (tramite le quali ognuno può dare al tutto l'interpretazione che vuole) sia per come riesce a coinvolgere appieno lo spettatore alternando alla perfezione ottime scene d'azione (vedere tutto l'incipit iniziale) a grandi momenti di drammaticità e sofferenza (emozionante come non mai, anche se non esente da piccole banalità, la storia d'amore impossibile tra il grande protagonista e la dolce ma ambigua Kei);
e questo, nonostante appunto la storia risulti spesso incomprensibile e poco chiara... merito non da poco direi, ovvero tenere lo spettatore così confuso ma al tempo stesso coinvolto e curioso al massimo fino all'ultimo minuto (dove scopriamo che forse anche il lupo, animale che solo nelle favole viene ucciso dal cacciatore, ha un cuore).

Concludo riportando una giustissima affermazione fatta dall'utente prima di me:
"quando l'animazione, abbandonata ogni intenzione d'intrattenimento, diventa pura arte".
Niente di più vero.