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CI SONO DEI GIORNI... E DELLE LUNE regia di Claude Lelouch

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  06/04/2007 20:19:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo sforzo dei detrattori (e ce ne sono tanti) di criticare aspramente Lelouch è straordinario: gente che al suo proverbiale sentimentalismo barocco preferisce Sautet o Rohmer, che detesta l'apparente semplicità con cui inneggia al contatto universale, "corale" dell'amore, la sua strumentale (a detta degli stessi) analisi dei comportamenti umani.
Non posso dire di essere un suo ammiratore, nè di detestarlo: diciamo che lo trovo un cineasta di grosse potenzialità spesso mal sfruttate.
"Ci sono giorni... e lune", concept originale sul cambio dell'ora legale nell'arco di 24 ore di avvenimenti in città in una giornata (non) qualsiasi, è un film che puo' realmente far innamorare chi non ha mai avuto un rapporto facile con Lelouch. E' struggente, per nulla consolatorio, bellissimo e maledettamente romantico. Ma lo è nella miglior eccezione del termine: pensiamo a come Lelouch racconta la storia d'amore di un sacerdote con un'altro uomo, senza moralismi ma anche totalmente priva di morbosità. Ed è a questo personaggio che egli affida la drammatica sequenza finale.
Film corale, quindi, ma anche ad incastro, in un certo senso progenitore di una moda corrente che (v. Storie di Haneke, La ville est tranquille di Guediguian, le cose che so di lei di Garcia, 13 variazioni su un tema di Jill Sprecher etc.) da lì a pochi anni diventerà assai diffusa.
E, oltretutto, un musical, con canzoni incisive, come un Chorus Line francese, a tratti autoreferenziale, magari pretenzioso, ma toccante e sincero, soprattutto per le storie che vengono lucidamente raccontate