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PIRATI DEI CARAIBI: AI CONFINI DEL MONDO regia di Gore Verbinski

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Barbossa     7 / 10  01/06/2007 14:31:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Necessaria ed inevitabile conclusione della saga dei pirati, "Ai confini del mondo" si presenta come l'esasperazione spettacolare dell'originale "Maledizione della prima luna" trasformando quello che era un piccolo cult dell'intrattenimento odierno, in un supercolossal fantasy, con tutti i pregi ed i difetti che questo comporta. Il film propone una sceneggiatura meno avvincente e impertrofizzata, ma più compatta e da un certo punto di vista anche più onesta, rispetto a quella del antecedente "Maledizione del forziere fantasma", in quanto non cerca di complicare un soggetto piuttosto povero rendendo più tortuoso il percorso verso la conclusione, con eventi sconnessi, vuoti e privi di senso, ma invece cerca di arricchirlo dilatando enormente gli eventi, dando,si, grande spazio a scene visivamente molto ricercate e superspettacolari, spesso eccessive, inutili e ridicole (la scena in cui Calipso diventa enorme), ma dando maggior spazio anche a scene che permettono un maggior approfondimento su personaggi e rapporti, che finalmente emergono come figure complete, sfacettate ed umane (in particolare Davy Jones). Dal punto di vista del cast tecnico, l'interpretazione di Depp, piace di più rispetto al precedente capitolo, ed in generale anche gli altri attori, in particolare Bloom che a tratti riesce ad essere anche simpatico, stranamente; Verbinski non da particolare tono al lungometraggio e la sua regia passa piuttosto inosservata, serve solo da supporto ad attori e sceneggiatura. Scenografie, fotografie ed effetti speciali di altissimo livello, colonna sonora a tratti bella a tratti meno, meno efficace rispetto a quella dei precedenti capitoli. Il risultato alla fine è un prodotto che nonostante alcune incongruenze e certi eccessi, spesso di cattivo gusto e ridicoli, riesce ad intrattenere, non solo attraverso l'azione e la suspance, ma anche attraverso carisma e fascino di personaggi e rapporti molto meno sacrificati al dio spettacolo e molto più umanizzati. In un'ultima analisi, comunque, non si può far a meno di notare, che nonostante la sua superiorità rispetto alla "Maledizione del forziere fantasma", "Ai confine del mondo" perde completamente le atmosfere e la magia della "Malediazione della prima luna", in un lavoro che volendo trasportare situazioni e figure in un ambiente troppo enorme e ricco, completamente diverso da quello in cui erano sorte, perde gran parte della sua identità, trasformandosi in qualcos'altro, sicuramente meno efficace, ma almeno di una certa personalità (assente nel precedente episodio, ancora sospeso tra il colossal fantasy de "Ai confini del mondo" e il cult dell'intrattenimento de "La malediazione della prima luna"). Indubbiamente il miglior colossal della stagione 2006/2007.
Angle  01/06/2007 17:36:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
conclusione della saga?
ne sei sicuro?