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SIAMO DONNE regia di Luigi Zampa, Luchino Visconti, Roberto Rossellini, Gianni Franciolini, Alfredo Guarini

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hghgg     7 / 10  27/08/2013 11:06:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Piacevole e riuscito esperimento da un'idea di Zavattini di film a episodi in cui quattro grandi attrici, dirette da altrettanti registi, raccontano un episodio reale della loro vita (per quanto poi romanzato in stile cinematografico, ovvio). Coinvolte nel progetto Alida Valli (una delle migliori attrici italiane di sempre, per il sottoscritto), Ingrid Bergman (nientemeno) Isa Miranda (altra bravissima attrice) e Anna Magnani (...) tutte ovviamente nella parte di loro stesse, in un esperimento quasi meta-cinematografico a tratti divertente (Magnani-Bergman) a tratti malinconico (Valli-Miranda).
Il film si apre con l'episodio introduttivo diretto da Alfredo Guarini che narra di un concorso per aspiranti attrici con protagoniste Anna Amendola (diverrà soprattutto doppiatrice dopo qualche film spesso di poco conto) e Emma Danieli (in seguito volto televisivo come annunciatrice o presentatrice) vincitrici del concorso al quale viene appunto comunicato che la vicenda della loro partecipazione a tale concorso sarà l'episodio inserito all'inizio di questo film. Meta-cinema appunto. Sicuramente l'episodio più dimenticabile.
Poi si entra nel film e nei quattro episodi veri e propri. Il primo ha come protagonista (la grandissima) Alida Valli diretta da Gianni Franciolini. Bell'episodio, piuttosto malinconico ed è una buona dimostrazione dei possibili "contro" di una vita da diva.
Il secondo episodio ha un'idea di fondo geniale (anche se poi è tutt'altro che geniale). Infatti è l'episodio più leggero, goliardico e dagli intenti comici del film e paradossalmente ha come protagonista Ingrid Bergman, ossia la più grande diva di Hollywood degli anni '40, che troviamo qui intenta a inseguire un pollo dispettoso. Ovviamente diretta da Roberto Rossellini. L'episodio è una mera cavolata goliardica ma diverte vedere Ingrid Bergman in persona tanto smitizzata, tra figlietto, cani e figliastri vari. Recita personalmente in un buonissimo italiano, pur con qualche strafalcione che strappa un sorriso.
Subito dopo, l'episodio più intimista e malinconico con protagonista Isa Miranda, diretta da Luigi Zampa, con l'attrice che si trova a dover badare a dei bambini e riflette sul fatto di aver sacrificato alla carriera cinematografica anche il desiderio di avere dei figli. Frammento molto bello.
Si arriva alla fine con l'uragano Anna Magnani, diretta dall'amico Visconti. L'ho già detto che, oltre ad essere con distacco la migliore attrice italiana, per me la Magnani è anche la più grande di tutti i tempi in senso assoluto ? Credo di si, ma "repetita iuvant". La Magnani ci narra e porta in scena un episodio accadutole dieci anni prima (quindi nel 1943, due anni prima di "Roma città aperta" quando era attiva soprattutto, ma non solo, come grandissima dell'avanspettacolo), ossia una lite con un tassista per un motivo molto particolare. Un episodio che risulta molto divertente proprio grazie a quel tornado che è Anna Magnani che mostra tutta la sua "tigna" e riesce a spuntarla (c'aveva pure ragione eh) appena in tempo per arrivare a teatro, dove indiavolatissima se magna tutti quelli che le capitano davanti (quello che le vuole fare la multa perché arrivata in ritardo, "BE LEI ME LA LEVA LA MULTA! PERCHE' TANTO NON LA PAGO" :D) per poi esibirsi in uno splendido momento d'avanspettacolo che chiude benissimo il film. Attrice di un carisma, una presenza scenica, un timbro di voce, un'espressività, una spontaneità e soprattutto una formale imperfezione tutta di stampo popolare che la rendono paradossalmente l'attrice perfetta, che sia nel cinema drammatico, nell'avanspettacolo o in momenti più goliardici e "privati" come questo qui narrato.
In conclusione piacevole film a episodi adatto ad ammirare di seguito 4 attrici straordinarie.