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LA RABBIA (1963) regia di Giovannino Guareschi, Pier Paolo Pasolini

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elio91     6 / 10  09/06/2010 20:59:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Insuccesso di pubblico quando uscì,La rabbia è un documento che mette a confronto due pensieri diametralmente opposti politicamente,ovvero quello di Pasolini e Guareschi.
In realtà doveva essere un progetto del solo Pasolini ma venne deciso,probabilmente come mossa commerciale,di affiancargli l'umorista Guareschi per inscenare una finta battaglia ideologica,quando però entrambi non sapevano cosa l'altro avrebbe detto.
Il segmento di Pasolini inoltre venne anche tagliato ma è possibile rivedere il documento integrale con la parte mancante ricostruita in maniera filologica da Bertolucci nel documentario "La rabbia di Pasolini".
A vederlo con gli occhi di oggi rimane solo la curiosità dei concetti espressi da questi due personaggi,ma la vera rabbia viene quando si sente Guareschi parlare di negri e omosessuali con ironia disprezzante in varie occasioni. Paradossalmente il pensiero di Guareschi resiste ancora oggi nella testa dell'italiano medio,più di quello Pasoliniano: la paura del comunismo (spauracchio oggi tenuto in piedi specie dai fascisti per avere una giustificazione), l'immigrazione. Guareschi inoltre parla di nostalgia del colonialismo e disprezza Kennedy e l'America.
Pasolini infarcisce il suo segmento di domande e di poesia,certamente manca l'umorismo del suo "nemico",ma è un'analisi pessimistica e che se la prende con la borghesia tanto detestata dal famoso regista e scrittore.
Riassumendo,è impossibile dare un voto ad un documentario ideologico che affianca solo delle ipotesi alla Rabbia di quegli anni. Entrambi,sia Pasolini che Guareschi,dicono cose condivisibili e altre meno.
Pasolini: freddo e pessimistico.
Giareschi: umorista e ottimista,ma con tanta paura verso il suo attuale e i suoi spauracchi.

Rimane un documento di interesse ma solo in relazione alla vita dei due autori,come scritto nel commento che precede il mio.