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MATTATOIO 5 regia di George Roy Hill

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Estonia     7 / 10  18/05/2011 03:20:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film stranamente malinconico nel suo spirito pacifista tra l'ingenuità di alcune scelte narrative e un'atmosfera surreale. Il protagonista, un candido sognatore dal sorriso soave e gentile, è un reduce della seconda guerra mondiale e suo malgrado testimone del terribile bombardamento di Dresda del 1945 (una specie di alter ego di Kurt Vonnegut, autore del romanzo da cui il film è tratto). Per sottrarsi ai ricordi tremendi legati all'esperienza dei campi di concentramento e della guerra, e successivamente al grigiore della vita domestica, crea una dimensione fantastica in cui rifugiarsi, che assume l'aspetto di una serie infinita di salti temporali senza soluzione di continuità. Ne risulta una pellicola che attraversa con semplicità lineare generi diversi e apparentemente incompatibili, come la fantascienza e il film di guerra, il ritratto della borghesia americana e la fiaba un po' infantile, e che nel fluido evolversi della scomposizione cronologica ha un suo fascino sottile legato soprattutto allo spirito utopico e leggero dei ‘figli dei fiori' stile anni '70. Splendida la colonna sonora con la musica di Bach eseguita da Glenn Gould.