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FEDORA regia di Billy Wilder

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Beefheart     6½ / 10  20/09/2007 22:04:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film che sotto forma di giallo, tratta di invecchiamento, declino e morte. Un po come aveva fatto in "Viale del tramonto", Billy Wilder riflette sulla nefasta non accettazione del naturale decadimento della vecchiaia, attraverso la storia di una grande stella hollywoodiana, Fedora, che rifiutando di sottostare alla sua sfioritura ricorre ad espedienti estremi, sino a condizionare drammaticamente la propria vita e quelle di coloro che la circondano. Lo stesso regista, all'epoca dei fatti già abbastanza attempato, vedeva avvicinarsi l'epilogo della sua eccezionale carriera ed è dunque molto suggestivo tracciare l'ideale parallelo tra la sua effettiva condizione e la storia dei protagonisti del film. In tal senso, ci sono un paio di passaggi nei quali, per bocca dei suoi personaggi avezzi all'ambiente cinematografico, si lamenta della piega che sta prendendo il "nuovo" cinema, prodotto da "giovani scalcinati" e, in sostanza, indegni. Tali passaggi sono da interpretare come comprensibili sfoghi di chi si vede ingiustamente superato. Un modo come un altro per rifiutare il tempo che avanza. Per esprimere tutto ciò Wilder si affida ad una storia triste, raccontata con un fondo di drammatico romanticismo e sinistro mistero e sceneggiata con abbondanza di flash-back. Il risultato non è eclatante. L'ironia pungente dei tempi migliori è un lontano ricordo e con essa l'efficacia della narrazione. Ne deriva un generale calo di ritmo ed originalità. La storia si sviluppa piuttosto infelicemente, svelandosi troppo presto e su binari un attimo banali. Qualche citazione per cinefili qua e là per ingolosire gli appassionati ed un paio di mostri sacri di Hollywood ad impreziosire il prodotto. In realtà, l'apporto di Henry Fonda si limita ad una fugace apparizione nei panni di se stesso, mentre William Holden appare più stanco del dovuto. Rigida e poco convincente anche Marthe Keller nella doppia veste di Fedora e della figlia. Nel complesso il film rimane comunque abbastanza interessante, più per i contenuti che per la loro rappresentazione.