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THE OSSUARY regia di Jan Svankmajer

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elio91     6 / 10  10/12/2009 15:30:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Incredibilmente macabro,è il corto (non d'animazione) che meno mi è piaciuto di quelli visti finora di Svankmajer. Non che sia brutto,il regista è bravissimo nel non proporre la sua consueta stop-motion ma semplicemente a riprendere teschi disposti in maniera fantasiosamente morbosa. Provocatorio,semplicemente non fa per me per quanto io sia uno che ama i film malati. Le musiche di sottofondo contribuiscono al senso di morte che aleggia sul corto.
elio91  17/08/2014 23:54:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rivisto nella versione originale. Forse non tutti sanno che inizialmente "The ossuary" era stato concepito senza musiche. Nato come un documentario, Svankmajer dissacrò del tutto l'intento originale del progetto: difatti nella versione originale si sente la voce fuori campo (credo ripresa dal vero) di una guida che spiega la storia dell'ossuario a modo suo, inframmezzando ad informazioni sui teschi una certa nevrosi - più volte dice delle ore passata a lavare i teschi, più volte aggredisce i bambini minacciandoli del pagamento di cinquanta o più corone se solo osano toccare un teschio.
Quel che ne esce fuori è un ritratto da un lato, visivamente, eccellente, ma questo era già stato notato da tutti: Svankmajer deve limitarsi a girare in una realtà surreale, tra costruzioni improbabili di ossa e persino lampadari fatti di teschi. C'è da dire che il montaggio è suggestivo e folle. Dall'altra, la voce fuori campo snocciola informazioni ma vanifica l'intento "educativo" aumentando l'assurdità di ciò che vediamo.
Fu censurato dal partito comunista che impose a Svankmajer una versione senza la voce fuori campo. Così nasce quella musicale, con cui fino a poco tempo fa il video circolava su youtube. Ma senza nulla togliere alle musiche, altrettanto fuori posto e quindi adatte all'effetto di straniamento voluto dall'autore, la versione originale è più significativa.
Fu il primo (o forse l'ennesimo) di una serie di fraintendimenti con le autorità comuniste. Dopo Leonardo's Diary impedirono a Svankmajer di dirigere film per sette, lunghissimi anni.
Sono lati della vita del maestro ceco che forse gettano luce su una parte significativa della sua opera: la ribellione incondizionata all'autorità, lo sberleffo e lo scarabocchio come in Jabberwocky. La liberazione di un'anima infantile che non vuole crescere in quel caso. E che in "The ossuary" si prende gioco della morte e delle sue costruzioni (non è forse una sorta di iniziativa infantile anche questa delle invenzioni di teschi?).
Da rivalutare: 8