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FOOD regia di Jan Svankmajer

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JOKER1926     7½ / 10  25/05/2012 04:15:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che bella ed esaustiva esperienza si ha quando un critico si imbatte con film visionari colmi di messaggi ed allusioni varie. Il critico in Jan Svankmajer trova ciò che vuole; con questo regista la simpatica e curiosa animazione svolge funzioni nevralgiche. Che sensazioni!

"Food" rappresenta un'altra genialata di Svankmajer, questo cortometraggio del 1968, diviso in tre blocchi , mette in luce diverse cose, tutte inerenti con l'alimentazione (Food), siamo a livelli di creatività e di metafore davvero acutissimi.
La prima impressione che le immagini in stop motion dettano alla mente del pubblico sono quelle di una denuncia rivolta a ciò che l'uomo consuma (siamo ciò che mangiamo). Nel primo spezzone di film (Breakfast) la fantasia è sprigionata in modo definitivo. L'uomo, nel frangente, è una sorta di macchina per il cibo. Insomma colpisce la rozzezza del "cliente" e i suoi meccanizzati gesti.
La metafora appare semplice, la regia rappresenta le consuetudini che robotizzano l'uomo in aloni sporchi e metodici. Sembra, insomma, che il bisogno del cibo si stia trasformando in un processo animalesco, quasi selvaggio. Le atmosfere sono incredibili, sfuggono da ogni sfera temporale.
Con il pranzo (seconda parte del film) vien fuori un qualcosa di epocale. Due uomini siedono in un ristorante, ma non sono serviti. In questa fattispecie visiva da notare il cameriere che cammina in un indifferenza paradossale, cronica. Anche qui la regia inculca un qualcosa di profondo e veritiero. La fame che avvolge i protagonisti travalica ogni logica. A rigore di razionalità/allusione le immagini vogliono denunciare l'uomo divoratore spietato di ciò che lo circonda, fino ad arrivare a mangiare carne umana. La regia di Svankmajer arrivati ad un certo punto si ferma ma le cose sembrano essere largamente delineate.
Con la cena (ultima parte del cortometraggio) Svankmajer si affida alla potenza e alla suggestione (forse estrema) delle sue incredibili animazioni e regala, per l'ennesima volta, sgomento al pubblico.

"Food" in senso totale calca le rive di una potente genialità, la fantasia milita ad alti dinamismi.