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LA DEA DELL'AMORE regia di Woody Allen

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hghgg     7½ / 10  27/12/2013 19:04:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei film più leggeri e spensierati mai scritti e diretti da Allen, forse il più semplice, diretto e frizzante addirittura dai tempi dei primi film precedenti a "Annie Hall" e c'è da dire che il risultato è più che buono.
Il film è divertente, vivace, dal ritmo indiavolato e con numerose battute e situazioni esilaranti con l'umorismo tagliente e nevrotico dell'occhialuto in primo piano e in gran forma (il declino per me era già alle porte, comunque). Questa volta Allen punta molto sulla semplicità senza soluzioni registiche più ambiziose o complesse, senza troppe citazioni o riferimenti cinefili, filosofici e psicoanalitici, quasi senza esperimenti meta-cinematografici che tanto gli erano riusciti in alcune opere precedenti e con una sceneggiatura semplice ma efficace, ottimi dialoghi e interpretazioni ispirate mantenendo anche una pur vaga vena malinconica al netto di un lietissimo fine. L'idea geniale e fuori dagli schemi però c'è anche qui: il raccontare questa briosa commedia come fosse la parodia di una tragedia greca con tanto di coro e corifeo a narrare la storia e mettiamoci in mezzo Edipo, Cassandra, Tiresia e chi più ne ha ne metta; ovviamente il racconto del coro è infarcito di battute e ironia che danno vita a momenti molto divertenti, per non parlare di come il corifeo F. Murray Abraham e alcuni succitati personaggi del Mito interagiscano simpaticamente nella storia da loro raccontata con il Lenny/Allen, mettendo il becco, suggerendo, aiutando, mettendo in guardia, in situazioni surreali mica poco da ridere (Tiresia poi è integrato benissimo come "barbone moderno"). L'Allen attore è sempre il solito, cambia solo nome al personaggio e si adatta alle caratteristiche del suo script ma la sua recitazione è un marchio di fabbrica nel bene e nel male. Buona la prova di Helena Bonham Carter, da me sempre ritenuta come buonissima mestierante ed è un complimento, come moglie del protagonista. Ovviamente la parte del leone anzi, della leonessa, la fa una sfavillante ed esilarante Mira Sorvino nel ruolo più riuscito e meglio interpretato della sua non esaltante carriera. Non proprio estremamente talentuosa la bellissima figlia del Paul Sorvino di Scorsesiana memoria, ma qui in un ruolo in cui è entrata in pieno mostrando doti di auto-ironia e comicità consistenti (non solo quelle di doti, vabè...) e trascinando lo spettatore in memorabili duetti con Allen. Divertentissima e davvero molto brava.
Trama e svolgimento semplicissimo e scontato lieto fine per tutti, ma proprio tutti anche per i personaggi più inaspettati.
Bella commedia, divertente e assai riuscita, i capolavori di Allen sono altri e nel 1995 erano già alle spalle ma per un regista sempre più vicino al declino questo bel film era oro colato.
ferzbox  27/12/2013 19:22:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi hai incuriosito,questo lavoro di Allen mi manca....
:-)