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SETTEMBRE regia di Woody Allen

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JOKER1926     5 / 10  19/04/2012 12:56:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alle volte, nella critica cinematografica, stroncare un film di una grande e famosa regia diventa cosa opportuna e giusta. E' la volta di "Settembre" prodotto dalla regia di Woody Allen, nel 1987.
Una premessa pressoché fondamentale è che questo film nasce e si sviluppa nel nome di un ritmo estremamente blando, quindi con "Settembre" siamo in una pellicola che ama la lentezza, gli scenari sono ridotti, i personaggi sono tristi, il film è triste.
La visione, per la massa, diventa forse insopportabile, ma non solo.
Infatti anche i critici, arrivati ad un certo punto, iniziano a storcere il naso. Allen risulta essere troppo metodico e presenta per il pubblico un film sedentario e di scarsa proiezione di storia. Abbiamo dunque lo spaccato di un gruppo di persone che amano ma non sono amate, si può parlare chiaramente di un amore non corrisposto.

"Settembre" si consuma in una serie sterminata di dialoghi che vanno a cadere in un circuito filosofico; il sentimento esce fuori con tinte drammatiche e disperate, perché, in fin dei conti, Allen con "Settembre" parla di amori impossibili, proprio questa "impossibilità" dona quel dramma e quella spossatezza al film che lo portano, senza dubbio, ad esser particolare e troppo raffinato per esser apprezzato fino allo spasimo dal pubblico. Questo concetto non tende verso la positività, bensì verso un'ottica negativa, il Cinema è arte e se si "preme" troppo sulla sperimentazione di esso i risultati possono essere spiacevoli.
elio91  19/04/2012 15:20:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Joker, ma perché ti consideri "la massa"?
JOKER1926  19/04/2012 16:07:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Noto molta provocazione nelle tue parole, comunque cerchero' di farti capire il mio pensiero.
Esiste la massa spettatrice che e' quella porzione (grande) che guarda i film con occhi diversi dal critico. Semmai etichettami nella seconda categoria.

JOKER1926
elio91  19/04/2012 16:13:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E quindi come fai a sapere cosa ne pensa la massa spettatrice se ti devo etichettare come critico? Ma poi come operi le distinzioni, via via che commenti o hai una sorta di protocollo che segui nel dividere le due cose?
JOKER1926  19/04/2012 16:16:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La massa spettatrice è proprio la "massa" che verte verso le convenzionalità, questo non accade solo nel cinema, anche nella musica, nella moda... Ma, ovviamente, è inutile diramare ed allungare il discorso su altre tematiche.
Il pubblico/spettatore invece e' una etichetta che fotografa, secondo visione personale, una via di mezzo fra l'esperto e la massa.
In fine c'e' il critico che detiene la conoscenza del Cinema, o perlomeno, una conoscenza ottimale.

JOKER1926
elio91  19/04/2012 16:23:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, afferrato in parte.