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RATATOUILLE regia di Brad Bird, Jan Pinkava

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olikarin     8 / 10  18/06/2017 16:08:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Cosa faremmo se trovassimo ai fornelli della nostra cucina una miriade di topolini? Probabilmente inizieremmo a urlare e a provare ribrezzo come tutti gli esseri umani nel film. Eppure, grazie alla simpatia e alla dolcezza di Rèmy, riusciamo a fare il tifo per lui e , stranamente , andare contro «la nostra specie». Qualcosa che forse nella vita reale non riusciremmo a fare, ma nel film diventa magia.

Bellissimo film, tanto simpatico quanto profondo, con diverse sfumature da cogliere. Una Parigi da sogno, guardarla crea un effetto straniante e nostalgico, viene spontaneo immedesimarsi nel topolino. Nella città dell'amore è ambientata la storia di Rémy che, affascinato dal cuoco Gusteau e sotto la sua guida, seppur in veste di fantasma, insegue il proprio sogno. Momenti d'azione, altri che strappano infinite risate, attimi che commuovono: un mix perfetto per fare di questa vicenda uno stimolo e una riflessione, sulla vita, su ciò che si desidera, sulla famiglia, sull'amicizia.

Particolarmente toccante la scena che vede il dialogo tra Rémy e suo padre. Cosa scegliere? Il proprio sogno o la famiglia? Ma perché rinunciare a qualcosa se si può trovare una via di mezzo?

Nota meritevole alla figura del critico Anton Ego e al cambiamento che subisce nel corso della vicenda. Suggerisce una riflessione sulla figura dei critici, dalle cui recensioni e pareri sono fortemente condizionate le sorti di ristoranti e locali ma è, metaforicamente, anche un modo per pensare in maniera generica alla figura dei critici in qualsiasi ambito.

"Chiunque può cucinare": motto di Gusteau, perfettamente rispettato, difeso e vincente. Personaggi ben caratterizzati, a partire dal protagonista che si differenzia da tutti gli altri topi per il suo tocco cool, elegante e raffinato; si distanza da tutti gli altri senza mai apparire snob, ma anzi fortemente umano. Troppe scene fanno immedesimare lo spettatore con questa piccola creatura, col desiderio di salvarla e aiutarla quando è in pericolo. Tra gli esseri umani, si passa da un'apparentemente acida Colette (in realtà dolcissima) allo chef Skinner, crudele, invidioso e spietato.

Ottima coppia Linguini-Rémy: dimostrazione del fatto che i pregiudizi e le generalizzazioni non portano da nessuna parte. Rapporto di amicizia e complicità profondo, come fossero le due facce di una stessa moneta. Si mettono in gioco. Altro che odio uomini-topi: il ragazzo guarda oltre l'apparenza del topo, e quest'ultimo impara che non tutti gli uomini son uguali e un'eccezione fra la massa esiste, sempre. Rapporto ben caratterizzato, tra alti e bassi.

Non avevo mai visto questo film, ancora mi chiedo come sia potuto succedere.. Da vedere almeno una volta!