Dom Cobb 10 / 10 31/08/2012 13:14:13 » Rispondi Ancora una volta in fuga perenne, l'agente segreto Jason Bourne scopre l'esistenza di un nastro che, avendo a che fare col programma governativo per cui lavorava, potrebbe ricomporre gli ultimi tasselli del suo ancora oscuro passato: inutile dirlo, vi si precipita subito dietro, ma anche i suoi ex superiori vogliono quelle informazioni per sbarazzarsene insieme allo stesso Bourne... Andiamo di bene in meglio: dopo un primo episodio alquanto calmo e un seguito sprizzante adrenalina fino all'ultimo minuto si pensava che fosse impossibile velocizzare ulteriormente il ritmo, aumentare la suspence, raddoppiare il gradimento e, soprattutto, trovare un degno finale a questa faccenda apparentemente senza fine. Eppure, il team composto dal regista Paul Greengrass e sceneggiatore Tony Gilroy c'è riuscito alla grande, superando anche le pur altissime aspettative: già dai primi secondi di proiezione il film scorre a velocità supersonica. Di rado si prende delle pause e, se ci sono, allora brevissime, non ci sono momenti morti, anzi, lungo il viaggio di ritorno a casa del protagonista si contano numerose sequenze al cardiopalma,
Anche se l'inseguimento a New York mi ha dato la sensazione di già visto, con la macchina di Bourne che viene mandata a finire contro il pilastro...
alle quali danno un valido contributo le frenetiche musiche di John Powell. E lo spettatore che non sa a cosa va incontro non si deve meravigliare se, ad un certo punto, scopre di provare egli stesso una forte tensione, è solo segno che il meccanismo operato nel film funziona egregiamente. I vari comprimari che condividono la scena col tormentato protagonista (interpretato dal solito, grande Matt Damon) sembrano essere nati per quella parte e contribuiscono non poco alla riuscita della pellicola, che nella parte finale, come se non bastasse, accelera ulteriormente, sorprendendoci con un finale assai soddisfacente. Insomma, una colossale conclusione a una delle migliori saghe spy-action (se non la migliore in assoluto) mai fatte finora, di cui non bisogna perdere assolutamente alcun episodio.
Il fatto che Bourne sopravviva, secondo me, non vuol dire necessariamente che ci fosse bisogno di un seguito; tuttavia, dato che sarà lo stesso Gilroy a dirigere il quarto capitolo, nutro molte speranze.