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HARRY POTTER E L'ORDINE DELLA FENICE regia di David Yates

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6 / 10  30/07/2007 01:08:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Harry Potter è morto (metaforicamente) e anche tutti gli altri non è che stiano molto bene... quinto capitolo della saga, "L'ordine della Fenice" da un lato manifesta un prevedibile progresso nelle avventure dell'ex ragazzino, dall'altro però manifesta uno stralunato e deviante bisogno di essere inequivocabilmente tradito dalla sua abitudine.

Com'era quella frase, "è la stessa sensazione del passato"? Beh direi che è quantomeno eloquente , visto che i personaggi, i Voldermort, i Silente, e lo stesso Potter sembrano dei SOPRAVVISSUTI a se stessi.

Onestamente, però, non è facile dire che questo capitolo sia il più debole della Saga, visto che il personaggio Potter comincia a evolversi solo a partire dal terzo film, senza contare i piacevoli ma scontati primissimi episodi dove sembrava quasi perentorio avere un'età inferiore ai 14 anni per vederli.

"L'ordine della Fenice" non deluderà gli ammiratori e la regia di Yates (per inciso, senza infamia nè lode) è controbilanciata per non sconvolgere più di tanto gli spettatori comuni: peccato solo che, al di là dell'immensa vitalità teen-ager dei primi fotogrammi (che sfocia nel tipico horror all'americana) tutto il resto zoppichi clamorosamente: il film è schematico e inutilmente didascalico, frammentario e a tratti confuso, impersonale e spesso capace di ritorcersi su se stesso, come il proverbiale gatto che si morde la coda.

Ripeto, i primi fotogrammi ma anche certe sequenze in flashback che citano i film precedenti sono davvero azzeccati, notevole il personaggio di Imelda Stanuton, l'ottusa e perfida professoressa Dolores Aumbriose (chissà quanti di noi avrà saggiato ai tempi della scuola un'incontro con codeste cariatidi istituzionali....), decisamente riuscito il Gulliveriano Gigante con gli occhi da bambino ritardato, e davvero splendida (peccato che appaia per pochi minuti) la caratterizzazione dark di Helena Bonham Carter, indubbiamente la migliore del cast.

Tuttavia il film è stanco, e risente sia degli schemi preconfezionati sia del bisogno di portare definitivamente Potter e la Saga a una dimensione "adulta" e moderna (il tanto acclamato bacio di Harry Potter è costruito a tavolino, ma non ha nulla di sensuale o sorprendente).
Quelle che un tempo erano gustose citazioni di celebri films ora sembrano sfiorare il plagio, come il lungo finale à la Star Wars o i voli pindarici sulla città che rispolverano i fasti della "storia infinita" di Petersen.

Ma nell'insieme, è proprio la sua incostanza narrativa e stilistica l'errore di questo quinto capitolo: le riunioni del fantomatico Esercito di Silente non solo sono una spocchiosa e tutt'altro che rivoluzionaria "sovversione del sistema" da parte di un gruppo di ragazzini che si improvvisano Carbonari (con tanto di insopportabili prove di magia) ma risultano alla lunga piuttosto risibili.

La Saga di Potter sopravvive proprio per la necessità feticcia delle sue ehm invenzioni, come quando quel mondo dello stupore dove tutto è concesso si rivela nella plastica dimensione fantasy di un'oggettistica collettiva, di una pop- art, oserei dire, tradotta nell'intima necessità di essere Strumento della magia stessa (c'è persino una tela di Rembrandt che viene rimossa con i quattro personaggi dipinti)

Ma il Potter di questo film sembra cercare una condizione "terrena" che gli viene negata, e del resto immortalata dai momenti migliori del film, che non a caso sono concentrati tutti nei primi minuti (il salvataggio del tronfio cugino Dudley).

Il resto, compreso il monito che "ciò che può conta è da che parte scegliere di agire" sa di deja vu, con i corpi un pò stanchi di questi personaggi costretti ad essere ricordati in eterno, e le strabilianti invenzioni tecniche dei film precedenti promosse e idealizzate nel fulcro di un'abile fucina cinematografica, conscie anch'esse (come fossero soggetti smarriti) di finire nel laboratorio delle idee da "pensionare"
explorer7  08/12/2007 03:25:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciò non toglie che questo film sia quello più aderente al libro della Rowling.
Invia una mail all'autore del commento Caio  09/08/2007 22:47:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il vero sortilegio l'hai fatto tu, riuscendo a scrivere una così corposa recensione ad un così plateale buco nell'acqua :-)
Terry Malloy  16/08/2007 10:52:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
oh, ma che commento commovente!
edo88  26/05/2008 22:39:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"l'ottusa e perfida professoressa Dolores Aumbriose"

Beh, non è proprio così il nome... o l'hai fatto apposta?

Mi hai comunque regalato due minuti di grandi risate, ti sono debitore.