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HOSTEL: PART II regia di Eli Roth

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Invia una mail all'autore del commento Bright Parker     9 / 10  06/09/2007 13:59:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caldo e scoppiettante come un fuoco d'artificio questo secondo capitolo dell'horror che la scorsa stagione sconvolse il pubblico americano e italiano e che battè tutti i record d'incasso recuperando notevolmente il "misero" budget di 4 milioni di dollari portandosene a casa oltre 40 in America. Se qualcuno vi ha detto che "Hostel 2" non era violento quanto il primo, o che più che un film horror è un film ridicolo, o che tutto è basato su un imbroglio e non su cose concrete, beh, quel qualcuno si sbaglia di grosso… "Hostel 2" non è semplicemente un film violento, bensì, la rappresentazione della violenza, la violenza in carne ed ossa, il fascino della violenza, il costo della violenza, le conseguenze della violenza, quasi paragonabile al leggendario e censuratissimo "Cannibal Holocaust" del mitico Ruggero Deodato che qui compare in un breve (ma intenso) cameo nelle vesti (guarda caso) di un cannibale, e non mi azzardo neanche a mettere le virgolette intorno alla parola cannibale, perché in quella magica sequenza in cui Ruggero si mangia un bel pezzetto di carne asportato dalla gamba della sua vittima, non si può non pensare ad un feroce e brutale cannibale… La pellicola, prodotta naturalmente da mon signor Quentin Tarantino e diretta magistralmente dal divino Eli Roth, inizia esattamente da dove si era interrotta lo scorso anno, quando il "fortunato" Paxton (Jay Hernandez) era riuscito a scappare dalle grinfie di quei diabolici e sadici macellai, e che ora si è rifugiato a casa della sua fidanzata (Jordan Ladd); Paxton non riesce a dormire, è ossessionato e perseguitato dalla paura che uno dei seguaci della setta malefica lo possa rintracciare, e credetemi, fa bene ad essere preoccupato, perché non farà una bella fine… Entrano in azione poi le tre scatenate giovincelle americane, ovvero, la graziosa Beth (Lauren German), la splendida Whitney (Bijou Philips) e la più bruttina e sprovveduta Lorna (Heather Matarazzo); esse si fanno spazio in mezzo a tutto il casino frastornante della nostra cara e amata Roma, dove vengono istruite dalla sexy professoressa Edwige Fenech e dove possono ammirare la "cafonaggine" e la "*******ggine" (termini usati nel film) della nostra bell'Italia. Convinte da una loro coetanea, raggiungono Praga dove secondo quanto detto dalla ragazza, si possono assaporare i piaceri più belli della vita (saune, spa, ragazzi, alcolici, droghe ecc.). Una volta arrivate la, però, non tutto va secondo i loro piani, e comincerà così una selvaggia e animalesca tortura che sopprimerà molteplici vite umane e che costringerà ognuno a lottare per la propria sopravvivenza. Tutto ciò è narrato secondo un schema ben preciso, servendosi di una sceneggiatura, seppur a tratti un po' zoppicante, molto efficace e solida al punto giusto, che da grande spazio a giganteschi laghi di sangue e di budella umane, a teste che si staccano dal corpo concedendo anche il tempo alla German di tranciare il pene del suo torturatore per vendicarsi. Per tutta la durata della pellicola, si mantiene costante quella tensione quasi morbosa che fa venire quegli spaventosi brividi alla schiena che ti spezzano letteralmente la spina dorsale, e che hanno anche la capacità di farti scatenare e di farti arrabbiare; vorrei soprattutto fare i complimenti a quel bravo ragazzotto di Eli Roth, che ha dimostrato al mondo intero di essere capace di dare finalmente una svolta al quel che ora alcuni chiamano "cinema horror"; lui sa spaventare, lui sa come si fa a risvegliare il diavoletto che è dentro di noi, lui ha avuto il coraggio di gridare vendetta di fronte a Bush o chi per esso che lo contestava di essere troppo "euforico" con la cinepresa; è giunto il momento di fare casino, questo paese maledetto ha proprio bisogno di fare casino e di sfogarsi di fronte a chi ancora vuole vivere nello squallore in mezzo a quegli schifosi "cine-panettoni" o agli "scamarcio-movie"; sfogati Italia, e grazie ancora Eli Roth di averci fatto riscoprire la bellezza della settima arte ! Sei promosso alla classe successiva !!
saraceno12  07/02/2008 02:14:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusi sig.Parker, ma il suo mi sembra un entusiasmo eccessivo
Invia una mail all'autore del commento angel__  14/10/2007 01:46:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bella recensione peccato che il film faccia schifo quasi all'umanità intera. se mi tiri in ballo tarantino che produce sta roba, non è che lui se la passi molto meglio,basta vedere il banale e sottotono grindhouse. ciao.