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BREAKFAST ON PLUTO regia di Neil Jordan

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pier91     8 / 10  29/06/2013 22:18:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Figlio di un prete cattolico e della sua domestica, dolce escluso spiantato, donna non per nascita ma per buon gusto, Patrick vive sin dal concepimento un' esistenza all' insegna dell' antitesi. Divenuto adulto si pone la fatidica domanda: "Chi sono?" Se lo chiedono un po' tutti, e tutti prima o poi intuiscono che la questione è in parte volgarmente genetica, roba di particelle ereditarie. Patrick si vede negata l' opportunità di indagare, non può scrutare la madre mentre intreccia lo chignon biondo, né il padre mentre si rasa la barba: i genitori deve andarseli a cercare. Già i primi passi di strada denudano la difficoltà dell' appartenere ad una collettività, con la sua patologia, il suo territorio, la sua cultura. Viaggiare è anche sporcarsi con la Storia, le lapidi nel cuore di Patrick sono lì a ricordarlo. L' esito del percorso banalmente formativo, innescato da motivazioni banalmente esistenziali, è banalmente meraviglioso, o meglio meravigliosamente banale. Patrick "Kitten" approda ad una meta diversa da quella designata, e com'è ovvio realizza quanto sia immensa la ricchezza del solo andare, dell' andare e basta. Appunto l' ovvietà mi commuove, perché è marchio stesso della crescita; se come credo crescere non significa tanto conoscere ma riconoscere.

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