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CHUNG KUO - CINA regia di Michelangelo Antonioni

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deadkennedys     9 / 10  27/01/2013 19:46:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Al di là dei meriti di Antonioni, il solo valore storico di questo documentario è incalcolabile. Prima di parlare della pellicola suppongo sia necessario una succinta prefazione:
Nel 1972, al culmine della rivoluzione culturale maoista, dopo 3 giorni di accese discussioni in seno al Partito Comunista, il governo cinese invita il regista emiliano a fare un documentario sulla Nuova Cina. Saranno necessarie 8 settimane di riprese. La moglie di Mao, Jiang Qing, scatenerà una violenta campagna contro il film, accusando Antonioni di crimini controrivoluzionari e anti-cinesi: la critica al film si trasforma immediatamente nell'ennesima occasione perscreditare Zhou Enlai e la sua politica di apertura verso l'Occidente. Nell'ottobre del 1973 la pellicola viene messa al bando in Cina, definita piena di "intenzioni malevole e trucchi ignobili", se ne chiede il blocco anche in Italia. Antonioni viene addirittura apostrofato dagli organi di partito come "un clown anti-Cina".
Personalmente non ho affatto rinvenuto durante la visione alcun sentimento anti-cinese o anti-comunista, suppongo che le critiche fossero mosse dal fatto che veniva data, in parte, l'immagine di una Cina arretrata ed agricola, dunque non poi così diversa dall'epoca feudale....ma andiamo con ordine ed entriamo nel merito dell'opera di Antonioni.
La struttura del documentario è semplice ma efficace : diviso in 3 pezzi, della durata totale di circa 3 ore e 20, viene analizzata prima la Cina "città" (Pechino), poi la campagna e la montagna (la provincia dell'Hunan, Linzhou, nota per il "Canale Bandiera Rossa" che portò l'acqua in zone "dove sarebbe stato più facile trovare il petrolio" ) per poi alla fine tornare alle grandi città però stavoltà sul mare (Shangai, Nanchino e la suggestiva Suzhou, simile a Venezia).
Antonioni, a differenza dei documentari odierni, lascia pochissimo spazio alle parole, ci dice solo quanto strettamente necessario alla comprensione delle immagini, che, nella loro semplicità, dominano totalmente lo schermo, specie (e capita spesso) quando la voce narrante è assente : possono passare addirittura anche 10, 15 minuti fra un commento e l'altro; sembra quasi di guardare un mondo lontano nello spazio e nel tempo da una finestra, da un auto in movimento nel traffico.
Non manca di sottolineare, il regista, le limitazioni subìte durante le riprese dagli "accompagnatori cinesi" così come allo stesso modo non manca di sottolineare quali immagini sono state "rubate" in un momento in cui "loro" erano distratti.
Sono davvero innumerevoli le immagini che colpiscono ed elencarle tutte sarebbe difficile ma in ognuna è intrisa una profondissima umanità, spesso però anche un forte disagio che lo spettatore non può non percepire e far proprio : l'innocenza ed il candore dei bimbi di un asilo che danzano goffamente e cantano a memoria inni dedicati a Mao, gli sguardi timidi e al contempo gentili in un villaggio sulle montagne in cui non si era mai visto un occidentale, il parto cesareo di una donna anestetizzata tramite agopuntura (il tutto ripreso senza alcun tipo di censura) sono solo alcuni dei momenti più toccanti...
Sono decine i paesaggi e migliaia i volti inquadrati dagli obiettivi della troupe italiana; smarriti, incuriositi, divertiti, intimoriti affaticati, sofferenti. Sono loro, i volti dei cinesi, gli unici veri protagonisti, non l'ideologia compulsiva, il regime, ed il suo "grande balzo in avanti" da mettere in vetrina.
Un'umanità che prescinde da schieramenti politici e divisioni culturali, talmente variopinta da stordire e affascinare chiunque si sia sentito almeno una volta nella vita viaggiatore e non semplice turista.
In chiusura, gli ultimi 20 minuti sono dedicati agli acrobati di un circo, per alleggerire il tutto e mostrare che sanno anche ridere e far ridere i cinesi fra le altre cose... sdrammatizzando il tutto e sottolineando che è per loro, non per il Partito che è stato girato questo documentario.
Questo mio scrivere resta (inutile dirlo) tremendamente riduttivo, impossibile compendiare queste particolarissime 3 ore e mezza in poche righe, posso solo invitare i più pazienti e temerari alla visione.
Sir_Montero  27/01/2013 20:04:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gran bel commento, esaustivo e intrigante. Lo scarico immediatamente.
deadkennedys  28/01/2013 18:58:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie Sir Montero, mi fa piacere averti intrigato al punto da scaricare illegalmente un film :D se non ce la fai dimmelo che te lo porto all'università