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AGITATOR regia di Takashi Miike

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Tom24     8 / 10  23/09/2007 12:14:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il 2001 è stato per Miike uno degli anni più prolifici, ha fatto usicre ben 7 (!) film, fra cui Ichi, Visitor Q e qualche lavoro minore. Tanto per confermare la varietà tematica del regista, "Agitator" ha poco o niente a che fare con questi ultimi due titoli. Un film che sotto molti aspetti può ricordare "Election" di To, per la profonda analisi sulle famiglie yakuza e le loro tradizioni. Agitator è uno dei lavori più "normali" di Miike, che va a discostarsi pesantemente da pellicole come DOA, dove reale e improbabile andavano a fondersi formando qualcosa di completamente insapettato. Qua ci viene mostrato approfonditamente, per la prima volta, la complessa struttura gerarchica di queste organizzioni, formate da clan e sottoclan, in un' intricatissima ragnatela, piena di nomi e ruoli diversi, dove ognuno lotta per veder soddisfatti i propri interessi. Ma in una lunga spirale di distruzione e uccisioni, tutto questo viene come vanificato, andando ad evidenziare la profonda stupidità e contraddizione (come si evidenzia bene in Election) dell'intero sistema: "In vita è stato un padrino... ma tutto ciò che ne rimane è un nome su una lapide...". Su questo sfondo posso affermare che Agitator è, dei yakuza movies che ho visto, quello che si sofferma maggiormente sull'analisi interiore dei clan e delle sue componenti, dal ragazzo appena ingaggiato al vecchio capo sezione. Unico triste destino che li accomuna è l'inevitabile distruzione, che accompagna tutti verso una morte inutile ed inconcludente. La scena finale in questo ricorda "Boiling Point" Di Kitano (e non solo per le tematiche) ovvero l'impossibilità del giovane posto dentro un'organizzazione più grossa di lui. A questo proposito c'è da evidenziare il legame fra Kunihiko, uno dei protagonisti (sulla locandina), e i suoi "ragazzi", legame che li porterà ad un destino già segnato, senza ritorno ("Un uomo deve vivere dal momento in cui è nato, se non è nato per nulla, ecco dove deve vivere") in cui però resteranno fedeli ai propri compagni, fino alla fine.
Agitator è un film abbastanza pesante per i canoni Miikiani, e la sua durata lo conferma (anche se so che ne esistono 2 versioni, questa che ho avuto il piacere di vedere ed una ridotta a 1.50h), e c'è il difetto che la storia di Kunihiko venga un pò ridimensionata visto la portata dell'intero film.
Non posso fare a meno che consigliarlo, anche se ad alcuni fan di Miike potrebbe piacere di meno.