tylerdurden73 6½ / 10 23/01/2008 10:24:09 » Rispondi Imperfetto ma abbastanza coinvolgente,questo “Alatriste”, personaggio nato dalla penna di Arturo Perez-Reverte,è uno dei film piu’ costosi della storia del cinema iberico e rispecchia fedelmente la maggior parte dei cosidetti prodotti “cappa e spada”,gradevoli per chi ama il genere, ma indiscutibilmente macchiati dai soliti difetti spesso ravvisabili in questo tipo di produzioni. Appare sin da subito come un’opera ambiziosa,non soltanto per i numerosi cenni culturali di cui la pellicola è disseminata, ma soprattutto per la volonta’ di comprimere circa 25 anni di storia spagnola in un minutaggio relativamente modesto. Per questo motivo era inevitabile attendersi dei salti temporali e dei buchi di sceneggiatura piuttosto grossolani,uniti a situazioni trattate con superficialita’ che sfociano nella confusione narrativa, senza dimenticare l'immancabile retorica a buon mercato. Detto questo pero’ personalmente eviterei di buttare il tutto,”Alatriste” infatti gode di una prima parte molto buona,ritrae con approccio discreto e sincero la storia di un guerriero mercenario,tra duelli e battaglie,intrighi e situazioni amorose,rispettando i canoni del genere e quindi non aggiungendo nulla di nuovo,ma affidandosi ad una storia mai noiosa, dotata di una messa in scena notevole tra locations affascinati ed abiti creati ad hoc,il tutto esaltato da una fotografia molto buona. Il valore aggiunto rimane Viggo Mortensen,ancora una volta perfetto nella sua interpretazione,capace di oscurare totalmente gli altri attori a partire dal suo antagonista Enrico Lo Verso che per la verita’ ci mette del suo, risultando decisamente fuori ruolo. Ideale per chi abbia voglia di vedersi un film d’avventura/azione senza pretendere troppo.